Artigiani, commercianti ed esercenti si sentono presi in giro

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Ultimo mese, ultima corsa per la sopravvivenza. Artigiani, commercianti ed esercenti si sentono presi in giro in merito al Decreto Ristori emanato dal Governo. Le imprese italiane lamentano  di aver ricevuti pochi aiuti. La Cgia ha fatto i conti: circa 35 miliardi di euro. Nonostante questa vagonata di denaro, la condizione di artigiani, commercianti ed esercenti resta precaria, anzi al limite del collasso. Infatti, l’associazione prevede entro fine dicembre la chiusura di 350mila piccole e micro attività. Inoltre, il danno occupazionale sarà devastante: 1 milioni di addetti in mezzo alla strada.

Altro che proclami trionfalistici

La situazione sta veramente precipitando. Artigiani, piccoli commercianti, ristoratori ed esercenti con quanto ricevuto hanno fatto ben poco. I soldi hanno coperto solo il 25% delle perdite di fatturato. Alla luce di ciò, non c’è da stare allegri. C’è la necessità di un cambio di passo. La Cgia insiste su un passaggio dalla logica dei ristori a quella dei rimborsi.

La mannaia dell’Europa

Dal prossimo mese cambiano le regole in materia di default. L’Unione Europea ha abbassato la soglia di sconfinamento. Bruxelles teme gli effetti negativi dei crediti deteriorati ed ha imposto nuove regole alle banche. Queste ultime devono azzerare entro tre anni i crediti a rischio non garantiti mentre quelli con garanzia reali entro massimo nove anni. Di conseguenza, gli istituti di credito avranno un atteggiamento rigoroso nel dare ulteriori prestiti. Purtroppo, con questi venti di crisi, nessuno si sarebbe aspettato l’avvio di questa nuova normativa.

Il peso delle tasse

Intanto aperte o meno, le imprese vanno incontro al pagamento delle tasse. I rinvii servono a ben poco, in questo momento ci vorrebbe realmente uno stop riferito all’anno solare 2020. La Cgia fa un esempio: l’INPS potrebbe evitare di far pagare ad artigiani e commerciali il minimale contributivo. Le due categorie potrebbero versare solo i contributi calcolati sull’effettivo reddito prodotto. A conti fatti gli artigiani, commercianti ed esercenti si sentono presi in giro perché sono arrivati veramente gli spiccioli rispetto al danno subito.

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