Arriva in Italia la fiction sul Presidente Zelensky, intanto sul campo si profilano vincitori e vinti

Zelensky

L’ultimo “successo” del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriva in Italia. La7 ha acquistato i diritti per trasmettere in chiaro e in esclusiva la fiction «Servant of the people» (Il servo del popolo). La serie TV ripercorre la vita del Premier ucraino: al centro la vita ordinaria di un cittadino comune, comico di professione che ad un certo punto diventa presidente. Il tutto dopo aver diffuso un video in cui denuncia la corruzione del Paese. Un video che diventa virale.

Oltre la notizia

Intanto cerchiamo di riannodare i fili e proviamo ad andare oltre le notizie delle ultime ore per provare a capire gli sviluppi di un grande scandaloso conflitto. Da una parte c’è l’Ucraina, rasa al suolo potremmo dire. Migliaia di profughi e tanti morti. Tanti altri però sono rimasti, combattono, resistono. Sono duri da sconfiggere. Ieri alcune agenzie davano le truppe russe in una fase di stallo, o almeno di rallentamento nonostante le devastazioni procedano.

Zelensky in tour

Rimanendo sempre sul terreno ucraino, che potrebbe essere quello dei vinti sul piano militare, Zelensky è ancora vivo. E non è scontato. Ma potremmo dire che addirittura è più vivo che mai. Ormai impegnato in una sorta di tournée a suon di collegamenti. Dapprima con la piazza di manifestanti a Firenze, poi mostra un video al Congresso USA. Ancora interviene all’Europarlamento e in Italia abbiamo in calendario un suo intervento il prossimo 22 marzo. Insomma, un’agenda fitta nelle istituzioni che contano dove i suoi interventi in felpa o t-shirt verde militare sono sempre accolti da un’ovazione. Talento comunicativo indubbiamente e deformazione professionale, ma soprattutto veracità che rompe e travolge l’imborghesimento delle istituzioni. Sul fronte social manco a dirlo, è un tripudio di followers. Roba da fare invidia ai più noti influencer.

Arriva in Italia la fiction sul Presidente Zelensky, intanto sul campo si profilano vincitori e vinti

Sul piano dei vincitori avremmo, in teoria, la Russia. Se non altro da un punto di vista militare e stando alle immagini. Si è detto che nel giro di 10 giorni si potrebbe arrivare alla fine. Adesso, se poco poco abbiamo imparato a conoscere Putin, se dovesse mettere la parola fine è solo perché da parte sua i segni “meno” iniziano ad essere troppi. Sta annientando una nazione in termini di infrastrutture e vittime ma non riesce ad annientare un’identità, una libertà di pensiero. Il coraggio e la tenacia di un popolo che non tace. Che vuol bene al proprio Paese che si chiama Ucraina e non “Russia”.

Tra vincitori e vinti

Poi le sanzioni, i cui effetti ancora non sarebbero fortissimi ma stando alle indiscrezioni dovrebbe mancare poco perché i cittadini inizino a trovarsi con i frigoriferi vuoti. E questo è il grande timore di ogni leader governativo. Per giunta dal conflitto Russia – Ucraina oltre ad essersi rafforzata la sinergia tra i Paesi UE, gli Stati Uniti più che mai sono in contatto diretto con la Cina. E non è cosa bella per la Russia. Attesissima la telefonata odierna tra Biden e Xi Jinping. La vittoria non è solo sul campo, “qui e adesso” ma ha senso se è anche riconosciuta a livello internazionale. Se ridà lustro ad un Paese. E invece da questo punto di vista i vincitori sono stati già vinti.

Arriva in Italia la fiction sul Presidente Zelensky ed intanto sul campo si profilano vincitori e vinti di un conflitto che non piace a nessuno e che sta durando troppo.

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