Approfittiamo del suo riposo invernale per riprodurre questa divina orchidea e ottenere tanti nuovi esemplari a costo zero

orchidea

In inverno l’abbassamento delle temperature influenza il comportamento delle piante e di conseguenza il nostro. Infatti, ci occuperemo di loro venendo incontro alle loro esigenze e ai loro ritmi.

Dobbiamo riparare quelle sul balcone dalle intemperie adottando alcune precauzioni per evitare di vederle distrutte.

Allo stesso tempo, altre all’interno richiedono attenzioni differenti. È il caso di questa particolare orchidea molto diffusa e dalla bellezza abbagliante.

Approfittiamo del suo riposo invernale per riprodurre questa divina orchidea e ottenere tanti nuovi esemplari a costo zero

La famiglia delle orchidee include tante specie, con alcune caratteristiche in comune e altre differenti. La maggior parte non vuole luce diretta, motivo per cui per trovare la giusta posizione possiamo sfruttare un trucchetto poco conosciuto.

Su altri aspetti però si differenziano da varietà a varietà, come sul periodo di riposo. Una particolare specie, dall’aspetto inconfondibile e raffinato, entra in riposo proprio durante l’inverno.

Si tratta della Lycaste, un’orchidea originaria dell’America Latina. Il suo fiore, al pari di quelli delle altre orchidee, ha una struttura tipica. È costituito da tre petali, di cui il più grande e centrale è il cosiddetto labello.

La Lycaste ha perlopiù fiori profumatissimi e di differenti tonalità in base alla sottospecie di appartenenza. Possono essere bianchi, rosa, ma anche gialli o verdi, sfumati e maculati.

Riproduzione della pianta

Data la bellezza sublime dei suoi fiori, sicuramente sarebbe un sogno averne più di una nelle nostre dimore. Ciò è realizzabile e, al contrario di quanto si pensi, non richiede alcuna ingente spesa. Approfittiamo infatti del suo riposo invernale per riprodurre questa divina orchidea e ottenere tanti nuovi esemplari a costo zero.

Durante l’inverno, cioè da gennaio a marzo, la pianta entra nel suo periodo di riposo. Vi rimarrà per qualche settimana. Un periodo intermedio tra la perdita delle foglie e la nuova fioritura, in cui è possibile procedere alla sua moltiplicazione.

La Lycaste ha diversi pseudobulbi dai quali sorge e che ci torneranno utili per il nostro scopo.

Prima di tutto, dobbiamo estrarli delicatamente dal terriccio.

Eliminiamo con forbici sterilizzate radici e pseudobulbi secchi. Procediamo con le mani e con accortezza massima a separare i vari pseudobulbi, dividendoli in gruppi non inferiori a tre.

Disinfettiamo i tagli poi con appositi prodotti.

Possiamo dunque procedere a metterli a dimora in diversi vasi. Mescoliamo terriccio e pomice, per evitare pericolosi ristagni che li facciano marcire.

Una volta preparato il terreno, possiamo infilarvi gli pseudobulbi spingendone leggermente la base nel terriccio. Essi dovranno spuntare quasi interamente e non essere sotterrati.

Li irrigheremo poi con una certa frequenza prestando però attenzione a non esagerare. Ci vorrà poi accortezza per evitare loro temperature troppo calde o troppo fredde.

Pian piano vedremo nascere altre meravigliose piante e non potremmo non guardarle con un misto di ammirazione e soddisfazione.

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