App Immuni e dintorni: cosa non va?

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Anche a prescindere dal cattivo funzionamento, o sarebbe preferibile dire mancato funzionamento, in gran parte, dei meccanismi economici anticovid, approvati dall’esecutivo, come potete leggere qui, ci giungono notizie poco incoraggianti da diversi fronti.

Tutte innovazioni, che avrebbero dovuto consentire di far fronte a problematiche sanitarie ed organizzative in diversi ambiti, ma che presentano non poche difficoltà applicative.

App Immuni e dintorni: cosa non va?

Del resto, l’economia non può disoccuparsi di tali problematiche, volendo accogliere un concetto ampio dello stesso termine. Economia, quindi, non solo nel senso di questione strettamente finanziaria, ma anche come gestione, più in generale, delle risorse.

La App Immuni

E proprio a partire da tale significato, pareva che la app Immuni potesse costituire una valida risorsa per prevenire possibili focolai di contagio.

Alla fine, però, quali sono le ultime news al riguardo?

Volendo semplificare al massimo la spiegazione del suo funzionamento, possiamo dire quanto segue.

Due soggetti, muniti ognuno di uno smartphone su sui sia stata scaricata la app, vengono avvisati che nei pressi è presente altro soggetto, o più soggetti, pure in possesso della medesima app e del medesimo tipo di codice di comunicazione tramite bluetooth.

Ma, a quanto pare (primo problema), questa app non funziona su tutti gli smartphone.

Alcuni test, condotti privatamente da giornalisti e da alcune testate, e quindi a prescindere dal test ufficiale delle regioni interessate, dimostrerebbero che solo alcuni tipi di smartphone consentono il funzionamento del sistema.

In particolare, quelli che permettono un aggiornamento alle ultime versioni di ios e android, gli altri no.

Conseguenza: se la cosa venisse confermata, non servirebbe a niente possedere uno smartphone con versione non aggiornabile, che andrebbe necessariamente cambiato.

Altra problematica: la pongo in forma di domanda.

La finalità della app è di far sapere che nei pressi di un soggetto c’erano altre persone dotate della stessa app, oppure che si sono trovate persone contagiate dal virus covid 19?

Evidentemente è la seconda la risposta corretta. Ma allora, se poi chi in possesso della app, su uno smartphone effettivamente in grado di consentirne il funzionamento, non dichiara se sia positivo o meno, tutto questo a cosa serve? Direi che la risposta definitiva è abbastanza semplice: di tutti i possibili contatti con persone contagiate, il sistema sarà probabilmente in grado di rilevarne solo una parte, ed in tal modo potrebbero non venir segnalati proprio i contatti effettivamente pericolosi.

App Immuni e dintorni: capitolo scuola

In questi giorni è all’ordine del giorno del dibattito politico-parlamentare il capitolo relativo alla riapertura delle scuole.

Tante le cose dette a proposito della scuola, ed anche sull’ipotesi che su questo delicato tema possa cadere l’esecutivo, come potete leggere qui, ma alcune proposte proprio non convincono.

In tal senso, quella di indossare per ore ed ore le mascherine.

Ma questo non significa forse, come ci dicono i medici, respirare anidride carbonica? Ed il costo per le famiglie, visto che una mascherina deve essere cambiata dopo un lasso temporale abbastanza breve?

E come non parlare, nel caso sia definitivamente varata, della misura che prevede entrate ad orari diversi?

Come farebbe un genitore con più figli, dovendoli eventualmente accompagnare ad orari diversi, per rendere peraltro compatibili tali orari con i propri impegni di lavoro?

App Immuni e capitolo scuola, del resto, rappresentano solo due esempi di come spesso alle parole non seguano i fatti. O di come molte cose si organizzino, senza riflettere a sufficienza sulle possibili conseguenze.

Ci sarebbe molto altro da dire su tanti aspetti, ma rimando ad un altro articolo.

Tutto, comunque, sempre all’insegna della montagna che, nella migliore delle ipotesi, partorisce un topolino, sempre che almeno quello riesca a farlo.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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