Anticipi dei dividendi: come sfruttarli al meglio per costruirsi una pensione e/o rendita integrativa

Molti tra i principali titoli del Ftse Mib staccano anticipi dei dividendi. In questo articolo spieghiamo come sfruttarli al meglio per costruirsi una rendita. La strategia d’investimento che andremo a spiegare è particolarmente adatta a chi non ama il rischio dell’investimento in Borsa.

Come esempio di applicazione della strategia che vogliamo sottoporre all’attenzione del lettore consideriamo il titolo azionario ENEL. Dal 2017 in poi la società stacca un anticipo dividendo a gennaio e il saldo a luglio.

Consideriamo come arco temporale quello che va da gennaio 2019 a gennaio 2020. Durante questo periodo sono stati staccati due anticipi dei dividendi (il 23 gennaio 2019 e il 22 gennaio 2020) e un saldo, il 24 luglio 2019.

Immaginiamo una strategia che faccia acquistare le azioni l’ultimo giorni utile per avere diritto al dividendo/anticipo e che venda le azioni dopo che hanno raggiunto, dopo lo stacco del dividendo, il prezzo di acquisto. In questo modo, a parte le spese delle transazioni, il rendimento è data dal dividendo diviso il prezzo di acquisto.

Gennaio del 2019: il rendimento sarebbe stato del 2,6%.

Luglio del 2019: il rendimento sarebbe stato del 2,2%.

Gennaio del 2020: il rendimento sarebbe stato del 2,1%.

Senza assumersi nessun rischio connesso all’andamento borsistico, quindi, l’investitore avrebbe avuto un rendimento del 6,9% sul suo capitale in un anno.

Quanto tempo dopo lo stacco del dividendo le quotazioni hanno raggiunto nuovamente il prezzo di acquisto ?

Gennaio del 2019: dopo 27 giornate di contrattazioni dall’acquisto.

Luglio del 2019: dopo 3 giornate di contrattazioni dall’acquisto.

Gennaio del 2020: dopo 5 giornate di contrattazioni dall’acquisto.

Chiaramente vanno applicate le dovute precauzioni. Qualora, infatti, dopo lo stacco dei dividendi o degli anticipi dei dividendi la tendenza dovesse essere al ribasso ci sarebbe il rischio di rimanere incastrati. Anche in questi casi, quindi, va utilizzata l’analisi grafica per capire i livelli chiave dei prezzi.

Per leggere la scheda tecnica sul titolo ENEL clicca qui.

Analisi grafica e previsionale sul titolo ENEL

ENEL  (MIL:ENEL)  ha chiuso la seduta del 24 gennaio a quota 7,819€ in rialzo del 2,61% rispetto alla chiusura precedente.

La proiezione in corso è rialzista e lanciata verso il III° obiettivo di prezzo in area 8,2027€. Su questi livelli la spinta rialzista dovrebbe affievolirsi e lasciare spazio a un ritracciamento. Nel breve potrebbe esserci un’inversione ribassista nel caso in cui le quotazioni dovessero chiudere una giornata di contrattazioni sotto area 7,6213€ (II° obiettivo di prezzo).

enel

ENEL: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

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