Anticipare la pensione con 64 anni di età, quali procedure esistono nel 2021?

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Anticipare la pensione di tre o cinque anni dall’età pensionabile è l’obiettivo di tutti i lavoratori. Purtroppo, il nostro sistema previdenziale è ricco di sfumature che rendono complicato o impossibile l’anticipo pensionistico. Una Lettrice ha chiesto agli Esperti di Proiezione di Borsa come anticipare la pensione con 64 anni di età e quali procedure esistono nel 2021.

Come anticipare la pensione: il caso

Una Lettrice ha un’anzianità di 32 anni di contributi come dipendente e 7 anni come libero professionista. Essendo disoccupata e avendo il requisito anagrafico e contributivo richiesto per APE Sociale, ha presentato domanda.

La domanda è stata rifiutata perché mancante del requisito di disoccupato, per chi ha perso il lavoro involontariamente e ha terminato di fruire della NASPI da tre mesi.

Esaminiamo questo caso evidenziando le possibilità di pensionamento anticipato previste nel nostro sistema previdenziale.

Lavoratore disoccupato e tre possibilità per unificare i contributi

Il meccanismo dell’APE Sociale è ottimo per coloro che sono disoccupati involontariamente, sono stati licenziati o hanno una scadenza di contratto, e hanno terminato di percepire la NASPI da almeno tre mesi. Quindi, rientrano i lavoratori dipendenti.

Se manca questo requisito la domanda è respinta, come è successo alla nostra Lettrice.

In alcuni casi, dipende dalla cassa previdenziale di libero professionista, è possibile esercitare tre strumenti che permettono di unificare i contributi in un’unica cassa previdenziale. Si tratta del cumulo, della ricongiunzione o della totalizzazione.

Non tutte le casse previdenziali permettono la possibilità dell’unificazione dei contributi, ad esempio, l’Enasarco non lo permette. Ma consente di ottenere una prestazione pensionistica tramite la Fondazione Enasarco, se si raggiungono determinati requisiti.

Quindi, anticipare la pensione con 64 anni di età, quali procedure esistono nel 2021? Esiste la pensione anticipata contributiva, ma richiede particolari requisiti.

Pensione anticipata contributiva

Anticipare la pensione con 64 anni di età, quali procedure esistono nel 2021? In effetti, è possibile accedere a 64 anni con un minimo di 20 anni di contributi, se il primo contributo è versato dal 1° gennaio 1996. Inoltre, l’assegno non deve essere d’importo superiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Possono ovviare al fattore temporale, coloro che hanno una posizione aperta nella Gestione Separata INPS. In questo modo è possibile esercitare il computo dei contributi nella Gestione Separata. Ma anche in questo caso sono richiesti particolari requisiti.

Abbiamo redatto una mini guida su quest’argomento: Come andare in pensione a 64 anni e 20 anni di contributi con il computo in Gestione Separata.

In pensione con la rendita

Un’altra alternativa da non sottovalutare per chi ha sottoscritto un fondo pensione, è la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Questa misura permette di ricevere un assegno fino al raggiungimento dell’età pensionabile. I disoccupati possono accedere dieci anni prima dell’età pensionabile con almeno 20 anni di contributi. Inoltre, sono richiesti almeno cinque anni di contributi versati in un fondo.

Questa misura non è molto conosciuta, perché prevede l’adesione ad un fondo pensione, inoltre, la convenienza è rapportata al montante accumulato.

Ad esempio, un lavoratore disoccupato a cui mancano tre anni dalla pensione e ha accumulato in un fondo pensione un capitale di 30.971 euro. Decide di aderire alla RITA con una percentuale da convertire del 100%. Percepirà un importo annuale lordo RITA di 10.324 euro con una rata trimestrale lorda di 2.581 euro.

Anticipare la pensione con 64 anni di età, quali procedure esistono nel 2021? Sopra abbiamo evidenziato le misure a cui possono accedere i lavoratori disoccupati con 64 anni di età per anticipare la pensione.

Esistono anche altre forme pensionistiche ma richiedono requisiti specifici e maggiori contributi, come: la pensione anticipata e la Quota 41 lavoratori precoci.

Il nostro consiglio è di rivolgersi sempre ad un patronato di categoria oppure direttamente all’INPS, e richiedere un esame della situazione contributiva. Per chi invece decide di aderire alla RITA, non deve rivolgersi all’INPS, ma direttamente al fondo di appartenenza.

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