E’ tanto unico nelle sue geometrie che l’UNESCO lo ha messo sotto la sua tutela già dal 1998. E’ l’unico castello al mondo dalla forma ottagonale, frutto del genio di Federico II. Andiamo perciò senza indugi a Castel del Monte pezzo unico al mondo.
Una costruzione di Federico II
Si chiama Castel del Monte perché anticamente c’era una cappella, poi scomparsa, dedicata a Santa Maria del Monte. Fu voluto dall’imperatore Federico II che nelle Puglie fece costruire tutta una serie di castelli quasi come roccaforti strategiche. In ogni caso, proprio questo castello, non gli fu di buon auspicio perché in seguito, dentro, ci fu imprigionato suo figlio.
Questo castello senza fossato e pur con delle grosse torri, per anni e ancora oggi, è stato ritenuto come una costruzione misteriosa, al centro di scienze segrete, riservate a gruppi ristretti di persone. Ma forse tutto questo è solo fantasia. Una fantasia soprattutto dovuta alla forma architettonica del castello che assomma a sé diverse influenze: gotica, araba e romanica.
Andiamo senza indugi a Castel del Monte pezzo unico al mondo. Il numero 8
Il numero 8 ritorna spesso in questo castello. La base è ottagonale, 8 sono i saloni per ogni piano. Le sculture e le varie decorazioni sono a 8 elementi. L’orientazione del castello, inoltre, è anch’essa molto particolare. Infatti segue le direttrici astronomiche che l’8 aprile e l’8 ottobre permettono a un raggio di sole di colpire il punto preciso di un muro, zona sulla quale gli studiosi ritengono che prima dovesse esserci qualcosa. Un qualcosa con un forte valore simbolico.
Come arrivarci
Per arrivarci, bisogna raggiungere la Puglia, e arrivare ad Andria in treno e poi raggiungere il castello con il servizio navetta. Con la macchina, invece, è necessario uscire ad Andria dall’autostrada e proseguire per 18 km seguendo le indicazioni fino a Castel del Monte.
La zona
Questa zona delle Puglie è molto caratteristica e si produce anche un buon vino. Non per nulla un tre stelle del Gambero Rosso è proprio una bottiglia che si chiama “Castel del Monte”. Provare per credere.
