Andare a vivere da soli. Dalla Germania l’esperienza dei WG

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Un tempo andare a vivere da soli era molto più semplice. Finito di studiare ci si accasava e si metteva su famiglia, staccandosi dal nucleo di origine. Per gli uomini, anche nei decenni passati, andare a vivere da soli era certamente più comune che per le donne. Una donna difficilmente andava a vivere da sola se non sposata, in particolare negli ambienti più tradizionalisti e conservatori. Oggi le cose sono un po’ cambiate.

La generazione dei Millennials: trentenni a casa con mamma e papà

Dopo due crisi economiche, la generazione Millennials non si può dire che possa seguire le orme di mamma e papà. Trovare un lavoro con uno stipendio che ti consenta di accasarti non è così facile. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, anche l’età pensionabile si è alzata. Di acquistare casa non se ne parla neanche, visti i prezzi del mercato immobiliare. E i salari non sono aumentati di conseguenza. Vivere a casa con i genitori è di certo molto più economico.

La situazione economica ha causato di conseguenza anche un invecchiamento della popolazione. I Millennials non fanno figli perché spesso non se lo possono permettere. E il Paese invecchia. Per questo motivo, i governi sono più propensi a mettere in atto misure per le pensioni, più che per i giovani. Semplicemente perché sono di più.

Ma questo impedisce ai giovani di trovare la propria indipendenza. Un cane che si morde la coda, insomma.

Andare a vivere da soli. Dalla Germania, l’esperienza dei WG

Tuttavia, esistono buone pratiche che potremmo prendere in prestito dai nostri vicini europei. In Germania e Austria è molto diffusa la pratica dei WG (si legge VE-GHE). WG in tedesco significa Wohngemeinschaft, letteralmente “abitare in comunità”. In pratica, un gruppo di amici decide di prendere in affitto un appartamento e di vivere insieme dividendo tutte le spese. Studenti, lavoratori, persino coppie, decidono di condividere la vita per ottenere l’indipendenza agognata senza spendere troppo.

In Italia questa pratica viene attuata principalmente durante il percorso di studi universitario dagli studenti fuori sede. Anche gli annunci dei proprietari, spesso, richiedono tra i requisiti lo status di studente. Questo perché sanno che uno studente è più probabile che sia stipendiato dai genitori e che quindi non avrà problemi per l’affitto.

Tuttavia, la pratica della convivenza si comincia a diffondere anche tra i giovani lavoratori. Non importa se mamma e papà vivono nella stessa città.

Andare a vivere da soli è di certo un grande passo nell’età adulta, aiuta a prendere sicurezza in sé stessi e a capire come gestire la propria vita. Con gli amici potrebbe essere più semplice. Certamente più divertente. Risulta utile anche per le coppie che ancora non se la sentono di convivere tra loro due soli. Permette di conoscere le abitudini del partner, mantenendo parte della propria privacy.

Per le donne, invece, si tratta di una grande vittoria per l’indipendenza. Andare a vivere con un’amica qualche decennio fa non era neanche pensabile, una volta finita l’università. O ci si sposava o si tornava dai genitori.
Ma il mondo è cambiato e noi donne con esso.

 

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