In questi giorni autunnali stiamo parlando spesso di potatura perché è un’operazione di fondamentale importanza. Eseguita regolarmente e nella maniera corretta, consente infatti alle nostre piante di crescere forti e vigorose, pronte per affrontare al meglio la prossima primavera. Il periodo che sta a cavallo tra novembre e dicembre è ideale per potare vari alberi da frutto. Già infatti abbiamo visto che potare in autunno questo albero è fondamentale per avere in estate dolcissimi frutti succulenti e una vegetazione rigogliosa. Stesso discorso anche per quest’altra pianta che regala croccanti frutti dal sapore intenso e vellutato.
Nel presente articolo faremo un ulteriore approfondimento sul tema. Vedremo infatti che mancano ancora pochi giorni per potare quest’albero dai dolcissimi frutti succosi e le romantiche fioriture di primavera.
Come procedere per potare il susino
Per prima cosa, dobbiamo regolare la chioma eliminando tutti quei rami che sono rivolti verso l’interno o in verticale perché non sono produttivi e causano solamente uno spreco di risorse. Inoltre, si intersecano creando disordinati grovigli e tolgono luce ai ben più utili rami fruttiferi.
A questo punto, procediamo tagliando via anche gli eventuali rami secchi e/o malati.
Ancora pochi giorni per potare quest’albero dai dolcissimi frutti succosi e le romantiche fioriture di primavera
Dopo questa fase preliminare, andiamo ad identificare i rami fruttiferi. Nel caso specifico del susino, abbiamo 3 tipi di rami che fruttificano:
- i brindilli;
- i rami misti;
- i dardi fioriferi, anche noti come mazzetti di maggio.
Ogni pianta è a sé stante e quindi può privilegiare un tipo di ramo sul quale fiorire ed un altro su cui invece fruttificare. Proprio per questo motivo, è fondamentale conoscere molto bene i nostri alberi per poter anche prevedere dove compariranno più frutti. D’altra parte, sono pur sempre esseri viventi.
Qualche consiglio tecnico
A questo punto, procediamo con qualche consiglio pratico circa la scelta dei rami da tagliare:
- eliminare qualche ramo fruttifero per creare un certo equilibrio nella produttività della pianta;
- togliere alcuni rami da vegetazione (i rami a legno), ma senza esagerare;
- per quanto riguarda i rami misti: accorciare un poco quelli di età superiore all’anno, eseguendo il taglio appena sopra la gemma. Lasciare invece così come sono quelli di un solo anno, perché formeranno brindilli o dardi fioriferi.
Quando si procede con la potatura, oltre al parametro della fruttificazione, dobbiamo curare e tenere sotto controllo sia la dimensione della pianta che la forma.
Infine, è importante ricordare che i tagli sono una sorta di ferita a cui sottoponiamo la pianta. Per questo motivo è essenziale utilizzare strumenti affilati e disinfettati in modo tale da prevenire malattie e problemi di vario tipo.
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