Analisi retrospettiva e proiezioni dei mercati azionari ad un punto nodale

ProiezionidiBorsa

Quando si eseguono proiezioni sul lungo termine, occorre considerare una serie di sottoscenari alternativi, in un quadro complessivo che può presentare alcune varianti.

Il quadro complessivo è come la strada principale, che porta da una località all’altra, una sorta di linea retta che muove da un punto A per approdare ad un punto B.

Il cosiddetto sottoscenario rappresenta invece l’insieme delle vie secondarie, che si prendono per arrivare alla meta.

La stessa cosa capita sui mercati.

Riepiloghiamo quindi la situazione.

Siamo arrivati nei primi mesi dell’anno su livelli target in ottica di medio/lungo.

A questo punto i principali scenari erano due.

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O una classica inversione a V, oppure movimenti ribassisti/laterali, seguiti eventualmente da altri movimenti in direzione opposta, a creare un movimento sostanzialmente laterale, tipico delle fasi accumulative e distributive.

Pare, al momento, che sia questo il trend prevalente, con i target proiettati in largo anticipo a fare da resistenza, ovviamente con un margine di tolleranza, viste le dinamiche di lungo.

A questo punto ci troviamo quindi su punti nodali, per riconfermare il trend come al capolinea oppure archiviare la fase ribassista.

Vediamo perché in ottica anche di breve/medio termine, con un’analisi dei principali indici.

Magic box, metodo sia trend following, che proiettivo, ha, ad esempio, centrato il minimo di breve sul Dax.

A questo punto, un’eventuale rottura di questo minimo avrebbe aperto più consistenti scenari ribassisti a breve termine.

Invece le quotazioni hanno preferito lo scenario diciamo oscillatorio, andando a ritestare certi livelli target.

In ottica di medio ben due pattern di medio di magic box indicavano, in caso di movimento al rialzo, i livelli raggiunti ieri, nel caso di superamento al rialzo del gap formatosi lunedì, sia in termini di prezzo che di tempo, quale potenziale target in overshooting rialzista, movimento di medio che però dovrebbe rientrare in una probabile fase distributiva di lungo.

Stessa impostazione per il Dow Jones, sul quale due pattern di medio indicavano la possibilità di overshooting rialzista, sugli attuali livelli di prezzo ed in corrispondenza del setup temporale di ieri.

Analoghe considerazioni per lo S & P 500.

Si disvelerà quindi ben presto la reale situazione dei mercati, ora su punti nodali di medio e di lungo.

La statistica propende per la conferma di massimi in ottica di medio/lungo.

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