Analisi economica: crollano i dati dell’industria italiana

industria italiana

L’analisi economica di oggi non può prescindere dai pessimi dati da poco pubblicati sull’industria italiana.

Numeri che vanno ben oltre le peggiori aspettative e aprono uno scenario a tinte fosche per l’intero nostro paese.

Unica magra consolazione è che trattasi dei dati di agosto, mese tipicamente feriale per la nostra industria.

Ugualmente il distacco dal consensus è talmente ampio da rendere alquanto preoccupante la situazione.

Vediamo.

Analisi economica: tabella dati macroeconomici italiani di giornata

    Nuovi ordinativi industriali italiani (Mensile) (Ago) 1,1% 1,9% -2,8%
    Nuovi ordinativi industriali italiani (Annuale) (Ago) -10,0% -2,6% -0,8%
    Vendite industriali italiane (Annuale) (Ago) -2,20% -1,50% -0,70%
    Vendite industriali italiane (Mensile) (Ago) -0,30% 0,20% -0,60%

Uno strike di dati sotto le attese che ha toccato l’apice col pessimo -10% degli ordinativi industriali italiani su base annua.

Non è un picco negativo perché nel 2016, per ben due volte, facemmo peggio, ma, ugualmente, è segnale che il Governo farà bene a tenere in grande considerazione.

L’adesione alla moneta unica ci ha di fatto privato di potere di acquisto all’interno…Non solo, essendo l’euro trainato verso l’alto dal contenere il marco tedesco nel contempo ci ha anche privato di competitività verso l’esterno.

Una competitività spesso garantita dalla nostra lira debole.

E a chi risponde tirando fuori l’eventuale maggior costo delle materie prime è sufficiente ricordare che il vero Made in Italy (quello che non trasferisce la sede legale in Olanda) riguarda abbigliamento e agro-alimentare.

Settori in cui certamente non abbiamo necessità di importare alcunché…anzi!

Dati italiani a picco

E con gli ordinativi l’analisi economica odierna ci mostra anche come pure le vendite siano crollate.

L’industria italiana in termini di vendite su base annua si ferma a -2.2% versus -1.5% atteso e da -0.70% del mese scorso.

E anche su base mensile non andiamo meglio con -0.30% versus +0.2%.
Qua, va detto, almeno si risale dal precedente fissato a -0.60%.

Troppo poco per sfoggiare ottimismo.

Una convalida ulteriore di questi dati su settembre aprirà le porte a un calo dei consumi e da lì dell’occupazione e così via…

Questi odierni sì, sono dati da potenziale recessione!
L’abbiamo scritto in contesti recenti analoghi per la Germania , lo stesso  tipo di valutazione ora arriva anche per l’Italia.

Purtroppo…

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