Analisi e giudizio sul titolo Moncler

In questo articolo discuteremo l’analisi e giudizio sul titolo Moncler. Ci occuperemo in particolare della sua eccessiva valutazione in termini di multipli del PE e dell’analisi grafica e previsionale.

Intanto ricordiamo due aspetti che potrebbero limitare in futuro la crescita del titolo: le aspettative di crescita e il dividendo.

Come si vede dalla figura seguente le aspettative di crescita degli utili di Moncler sono inferiori sia rispetto al settore di riferimento che rispetto al mercato italiano. Il fatturato, invece, crescerà più della media.

Per quel che riguarda il dividendo, invece, la politica utilizzata non è delle più espansive. Al momento, infatti, il rendimento del dividendo si aggira intorno all’1% con un pay-out inferiore al 30%. Da questo punto di vista, quindi, ci sarebbero tutti i presupposti per un aumento del dividendo.

Per gli articoli precedenti e la scheda del titolo Moncler  clicca qui.

Analisi e giudizio sul PE di Moncler

La valutazione di Moncler basata sui multipli di mercato (PE, PEG e PB) è molto superiore alla media del mercato, tanto che il titolo risulta essere sopravvalutato. In particolare il PE vale 25,8 contro una media del settore di riferimento di 16,6. Parliamo, quindi, di una sopravvalutazione di circa il 50%.

C’è, quindi, da preoccuparsi per il futuro del titolo?

Probabilmente il fattore più importante per determinare su quale P/E una società negozia è la crescita degli utili. Quando gli utili crescono, la “E” aumenta nel tempo. Ciò significa che, a meno che il prezzo delle azioni non aumenti, il P/E si ridurrà in pochi anni. Quindi, mentre un’azione può sembrare costosa in base agli utili passati, potrebbe essere a buon mercato in base agli utili futuri.

Tuttavia va notato che il “Prezzo” in P/E riflette la capitalizzazione di mercato dell’azienda. Per cui non rifletterà il vantaggio della liquidità o lo svantaggio del debito. In teoria, un’azienda può abbassare il suo futuro rapporto P/E utilizzando la liquidità o il debito per investire nella crescita.

Mentre la spesa per la crescita non sempre paga, il punto è che è una buona opzione da avere, ma che il rapporto P/E ignora.
Ci sono, però, le opzioni extra e la sicurezza che derivano dal’avere una posizione di cassa netta. Nel caso di Moncler c’è una liquidità di 394 milioni di euro. Ciò vuol dire che il titolo  merita un P/E superiore a quello che meriterebbe se avesse un sacco di debito netto.

Non sembra quindi strano che il P/E sia superiore alla media.

Analisi grafica e previsionale

Moncler  (MONC) ha chiuso la seduta del 13 settembre a quota 35,1€ in ribasso dello 0,82% rispetto alla seduta precedente.

Sul titolo è in corso, time frame giornaliero, una proiezione ribassista che ha quasi raggiunto il suo II° obiettivo di prezzo in area 33,374€ salvo poi rimbalzare. Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello, poi, aprirebbe le porte al raggiungimento del III° obiettivo di prezzo (massima estensione del ribasso in corso) in area 29,347€. Dal punto di vista grafico, quindi, non si intravedono motivi, almeno nel breve termine, per comprare il titolo.

I rialzisti potrebbero avere una chance di ripresa qualora le quotazioni dovessero chiudere sopra 37,386€, allora assisteremmo a un ripristino della tendenza giornaliera al rialzo.

L’analisi e giudizio su Moncler si possono riassumere, almeno in questa fase di mercato, con una sola parola: prudenza.

Moncler: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Moncler: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

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