Prosegue l’altalena sia sui dati macro USA che sulle borse. Quella sui listini è una normale dinamica di assestamento anche se non è ancora chiaro se di accumulazione o distribuzione.
I dati macro USA invece sorprendono per la loro volubilità. Oggi, dopo dati sulla disoccupazioni negativi e peggio delle attese, sono usciti una raffica di ISM ben oltre le aspettative. Immagino che per la FED non sarà facile pesare tutti questi dati contraddittori. Certo è che, come abbiamo definito nei giorni scorsi, l’ipotesi di un rialzo dei tassi si è di molto allontanata dopo la svalutazione dello Yuan cinese che tra l’altro, per chi non lo sapesse, sta avvenendo a tappe, inoltre i cinesi si sono ben guardati dal precisare quanto lungo sarà lo “svalutation tour”. Insomma per la FED questo giro di scelte pare condizionato molto più dal fronte valutario che non dalle dinamiche economiche interne.
Gianluca Braguzzi è un gestore di fondi comuni di investimento
