Allontanare la fame nervosa e nutrirsi meglio

scorze di arancia

Una delle peggiori nemiche della nostra linea è senz’altro la fame nervosa. Ossia quella smania incontrollata di aprire frigo e dispensa e nutrirci per calmare l’ansia. Ma nutrirci di cosa? Questo è il problema vero. La fame nervosa cerca e trova purtroppo la sua pace nel cibo spazzatura. Patatine, merendine, salatini, dolci, salumi, grassi e fritti. Tutto il contrario di ciò che invece dovremmo assumere per stare bene. La fame nervosa non fa bene a nulla, porta solo una specie di tregua psicologica, al termine della quale siamo solo ingrassati. Bisogna quindi cercare e trovare soluzioni per allontanare la fame nervosa e nutrirsi meglio.

Cinque pasti al giorno come base

Il principio base per sentirsi sazi e mantenere il peso formo è fare tutti e cinque i pasti giornalieri. I tre principali: colazione, pranzo e cena, ma anche i due spuntini di metà giornata. Che, anzi, sono quelli di solito maggiormente esposti alla tentazione della fame nervosa. Vuoi perché si è fuori casa, lontani magari dal cesto della frutta benefica, vuoi perché ci si trova davanti ai distributori automatici con le ansie del lavoro. E qui succede il disastro, l’esatto contrario di allontanare la fame nervosa e nutrirsi meglio.

Bere molto

Il senso di fame si allontana bevendo tanta acqua. Ma anche tè verde e concentrati di frutta fresca. Succo di ribes, di mirtillo. Acqua e limone, tisane alle erbe, latte di cocco, spremuta d’arancia. Tutte bevande salutari, ricche di vitamine e di fibre, che donano il senso di sazietà. E fanno bene.

Tante fibre

Le fibre della frutta e della verdura, ma anche dei cereali, dell’avena, proteggono il cuore, migliorano la circolazione, tengono monitorata glicemia e pressione arteriosa. E, soprattutto, riempiono le pareti dello stomaco, donando sazietà e impedendo di sentire il bisogno di alimentarci a caso.

Mangiare lentamente e masticare bene

La fame nervosa si combatte anche con le semplici abitudini quotidiane della tavola. Innanzitutto, il tempo: regola vuole che, per digerire bene e permettere al metabolismo di funzionare correttamente, si stia a tavola almeno mezz’ora. Punto secondo, occorre mangiare lentamente e masticare bene per permettere alla saliva prima e alle mucose gastriche poi ,di attaccare il cibo e trasformarlo correttamente. Bocconi grossi e trangugiati rapidamente non solo non vengono digeriti bene, ma soprattutto mandano al cervello il segnale di introduzione di altro cibo. Una casa si regge sui mattoni, non solo sulle pareti portanti. Attenzione poi, che una scorretta ingestione, porta a esofagiti, reflussi gastrici, coliti, che vanno curate per non creare ulteriori ansie.

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