Allarme prezzi e rendimenti dei BTP sul mercato secondario, chi ha da temere e chi da gioire sui titoli di Stato?

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Da alcune sedute lo spread ha rialzato la testa e, come avviene in simili occasioni, i rendimenti dei titoli di Stato salgono. Semplicemente avviene che all’aumento del primo parametro gli operatori alleggeriscono le posizioni in sovereign bond. Di quanto? Di quel tanto che suggeriscono le dinamiche dei mercati.

Dunque, attenzione allarme prezzi e rendimenti dei BTP sul mercato secondario: chi ha da temere e chi da gioire sui titoli di Stato?

Il risveglio dello spread

Il mese di aprile è in un certo senso coinciso anche con la primavera dello spread. Per carità, niente di eclatante o allarmante ma, si sa, i trend sono comunque fatti per essere studiati e analizzati.

Dopo il bottom di metà febbraio scorso a ridosso dei 90 punti, il differenziale ha ripreso a salire sia pure tra i soliti alti e bassi. Ieri ha sfiorato i 107,7 punti, in pratica un +20% circa rispetto al minimo di questo 2021.

Primi ritorni dei BTP sotto cento

La riprova del nuovo ordine delle cose la si evince anche dall’analisi dei prezzi di alcuni BTP sul mercato secondario. Prendiamo due esempi su due scadenze molto differenti.

Il BTP Futura 2028 sette giorni fa  ha segnato un minimo di 99,45 sul MOT, mentre stamane oscilla in area 99,80-99,90. Nessun allarmismo, è vero, anche perché sui BTP Futura è meno acceso l’interesse degli istituzionali e mancano gli acquisti BCE. Pur tuttavia si è trattato della prima volta in assoluto di questo bond a sfondare quota 100 dal giorno della sua emissione, a novembre 2020.

Ma lo stesso debutto ha avuto stamane anche il BTP Futura 2037, che nel primo giorno di contrattazioni ha sfiorato 99,22.

Anche passando su scadenze più lunghe si riscontrano simili tendenze. Una settimana fa, per esempio, anche il neo-BTP a 50 anni (marzo 2072) ha quotato a circa 97,5 centesimi.

Dunque, perché attenzione allarme prezzi e rendimenti dei BTP sul mercato secondario? Chi ha da temere e chi da gioire sui titoli di Stato?

Questo trend dei prezzi in discesa ultimamente sta riguardando un po’ tutti i titoli di Stato.

Citiamo un altro bond per tutti: il BTP marzo 2067 è passato dal picco di area 136 di metà febbraio scorso a quasi 118 di ieri (all’incirca –13%).

Ora, il dilemma del piccolo risparmiatore è di capire se quello in atto è il segno di un terremoto in arrivo o il preludio al tempo giusto per l’acquisto.

Per chi pensa che il peggio debba ancora arrivare, i motivi di forte preoccupazione sono principalmente due. E rimandano alla sostenibilità del debito e alle prossime decisioni BCE sul programma di acquisto dei titoli di Stato.

Non è un mistero che i Paesi-falchi dell’Unione vogliano una limatura di spesa da parte della Banca Centrale su tale fronte. Specie man mano che andrà avanti a tappe forzate il programma di vaccinazione della popolazione.

Allarme prezzi e rendimenti dei BTP sul mercato secondario: chi ha da temere e chi da gioire sui titoli di Stato?

Ma si sa bene che a prezzi che scendono corrispondono sempre rendimenti in salita. Del resto lo yield sul decennale ormai si è portato in area 0,80% circa.

Quindi, per chi confidava in condizioni di mercato più allettanti per comprare, la risalita dello spread potrebbe essere una variabile da monitorare attentamente. Nell’articolo di cui qui il link abbiamo illustrato quali sono i giorni migliori per comprare titoli di Stato nel 2021. Al riguardo, “i giorni dello spread” vi rientrano di diritto.

Per tutti coloro che invece hanno acquistato per portare a scadenza, nessun problema. Sono in atto, infatti, normali dinamiche di mercato (sul MOT) tra chi compra e vende titoli di Stato.

In definitiva, ogni investitore consapevole conosce la propria propensione al rischio e sa bene quali sono i suoi obiettivi e tempi dell’investimento. Dalla combinazione di tutti questi parametri ne deriverà la possibile scelta tra agire o meno, e soprattutto su come e quando farlo.

In definitiva, attenzione allarme prezzi e rendimenti dei BTP sul mercato secondario: chi ha da temere e chi da gioire sui titoli di Stato? Invece nell’articolo di cui qui il link presentiamo due differenti modi per arrivare a guadagnare fino all’1,75% con due strategie differenti.

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