Allarme per il grande pericolo che corrono i mercati finanziari nel 2021

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Sui mercati finanziari inizia a diffondersi una grande paura. Che l’enorme liquidità immessa nell’economia, possa trasformarsi presto in un’ondata inflattiva senza precedenti.

L’opinione degli Analisti di ProiezionidiBorsa è che vi sia un allarme per il grande pericolo che corrono i mercati finanziari nel 2021. Allarme condiviso anche da analisti di grandi banche internazionali.

I segnali che arrivano da dollaro e Bitcoin sono un preludio di un preciso scenario?

Uno dei principi cardine dei mercati finanziari è che questi sono collegati tra loro, come il principio dei vasi comunicanti. Spesso si capisce cosa può accadere su alcuni settori macroeconomici, osservando ciò che sta accadendo in altri.

Uno dei fenomeni finanziari più rilevanti dall’inizio dell’anno è stato il movimento del Bitcoin e quello del dollaro. Il Bitcoin è schizzato da 20mila a 42mila dollari. Il dollaro da novembre a oggi ha perduto oltre il 6% contro euro, passando da 1,16 a 1,23 dollari per moneta unica (EURUSD).

Questi movimenti non sono casuali. L’apprezzamento del Bitcoin, che sta assumendo il ruolo di strumento rifugio, è dovuto a liquidazione di posizioni in dollari. Quali posizioni? Quelle che riguardano le obbligazioni americane.

Il prezzo dei titoli di Stato USA è a rischio crollo

I prezzi dei titoli di Stato USA sono a fine corsa, lo sanno benissimo i grandi investitori. Chi ha fatto una scommessa un anno fa sui Treasury Bond a stelle e strisce, oggi passa a incassare il premio. Più di così i prezzi non cresceranno e di contro, meno di così i rendimenti non scenderanno.

Adesso il timore è che i rendimenti invertano la corsa e i prezzi inizino a calare. La grande paura degli investitori è l’inflazione. Ecco qual è il grande pericolo che corrono i mercati finanziari nel 2021. Il rischio è che passata la pandemia e archiviata la recessione, la forte ripresa dell’economia possa portare ad una fiammata dei prezzi.

C’è allarme per il grande pericolo che corrono i mercati finanziari nel 2021

Un timore più che concreto scritto anche in un report di una grande banca d’affari statunitense. È importante notare come i numeri ci dicano che la produzione del PIL globale è quasi tornata a livelli precedenti la pandemia.

Ma le economie dei maggiori Paesi industrializzati non sono tornate a produrre a pieno regime. Solo la Cina sembra essere vicina al pieno recupero. Nel 2020 il Prodotto Interno Lordo è salito del 2,3%, grazie ad una crescita del 6,5% nel quarto trimestre.

Quando la crescita tornerà forte in tutte le economie occidentali, ci sarà il concreto rischio di una impennata generalizzata dei prezzi. Una fiammata inflattiva sarà inevitabile. Questa avrà un impatto a breve termine sui mercati azionari. Ma avrà conseguenze molto negative sulle obbligazioni di medio e lungo termine. Quelle con scadenza oltre i 5 anni.

In quella fase saranno favorite le materie prime. Anzi, è dal loro aumento dei prezzi che si potrà cogliere l’arrivo dell’inflazione.

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