Allarme per i nostri titoli di Stato a rischio spazzatura e per le banche a rischio fallimento

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Il monito all’Italia di una delle più importanti agenzie di rating, inizia a preoccupare. Il nostro debito pubblico galoppa come se non ci fosse un domani, ma se andasse fuori controllo sarebbe grave per i risparmi degli italiani. Inizia a diffondersi un certo allarme per i nostri titoli di Stato a rischio spazzatura e per le banche a rischio fallimento. Vediamo perché.

Preoccupa il monito delle agenzie di rating sul nostro debito

Capita, durante delle bellissime giornate estive con un cielo terso, di vedere in lontananza qualche nuvoletta. Ma non gli si dà importanza. Poi le nuvolette diventano più numerose e quando iniziano ad addensarsi minacciosi nuvoloni neri, si capisce che il temporale è in arrivo.

L’agenzia di rating Moody’s ha appena lanciato un monito a Italia, Spagna, Portogallo e Cipro sui conti pubblici. Nel report l’agenzia avverte che in caso di un ulteriore shock economico, sarebbe a rischio l’elevato debito pubblico di questi Paesi.

Dopo il report, si è subito allargato vistosamente il differenziale di rendimento tra BTP decennale italiano e Bund tedesco. In un solo giorno è salito del 6%. E non è un caso che le banche italiane, da qualche seduta siano tornate a soffrire in Borsa, dopo un inizio d’anno spumeggiante.

Un downgrade per l’Italia avrebbe conseguenze pesanti su tutti gli italiani

Il rischio è che una nuova ricaduta dell’economia, possa indurre una della agenzie di rating ad abbassare la valutazione dei nostri titoli di Stato. Noi siamo all’ultimo gradino dell’investiment grade. Basterebbe un solo abbassamento di rating di una delle 3 principali agenzie, per trasformare il nostro debito pubblico in junk bond. I nostri titoli di Stato diventerebbero spazzatura, ovvero ad alto rischio.

La conseguenza sarebbe che gli investitori istituzionali (fondi, banche d’investimento, ecc.), sarebbero costretti a vendere sul mercato i nostri titoli di Stato. Col risultato di mettere sotto pressione lo spread.

A quel punto interverrebbe la BCE per comprare i nostri titoli pubblici e impedire una nuova crisi finanziaria come quella del 2011. Ma le conseguenze per il nostro Paese sarebbero pesanti.

Allarme per i nostri titoli di Stato a rischio spazzatura e per le banche a rischio fallimento

Anzitutto ci verrebbe richiesto una ristrutturazione del debito. Una cura da cavallo in stile Grecia. Significa che tutti coloro che avranno titoli di Stato Italiani, potrebbe recuperare meno della metà del loro investimento.

Il 30% del debito pubblico italiano è in mano a banche italiane, che quindi subirebbero un durissimo colpo al loro stato patrimoniale. Con il rischio di fallimento per le più deboli. Ma lo stesso duro destino lo subirebbero i risparmiatori, quelli che hanno in portafoglio i vari BTP.

Senza tenere conto del fatto che per lo Stato italiano tornare sul mercato per finanziarsi sarebbe impossibile per molto tempo.

Per ora il report di Moody’s è solo una nuvoletta all’orizzonte. Per ora.

Approfondimento

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