Alla scoperta dei tanti benefici di queste prelibate cipolline

lampascioni

Meno conosciute delle cugine cipolle, i lampascioni non nascondono solo uno straordinario sapore. Infatti hanno diverse proprietà benefiche per il nostro corpo. È il momento di scoprirle.

Alla scoperta dei tanti benefici di queste prelibate cipolline

I lampascioni sono i bulbi della pianta Muscari comosum. Si trovano soprattutto nella zona mediterranea. Molto usati nelle cucine della Basilicata, Puglia e Calabria. Questi bulbi a forma di uovo dal colore bianco rosaceo erano conosciuti sin dai tempi antichi. Infatti Egizi, Greci e Romani li utilizzavano non solo come contorno, ma anche come rimedio naturale. Eh si, avevano già scoperto i benefici che potevano portare all’organismo.

I lampascioni prima di tutto sono molto diuretici. Questo grazie all’elevata composizione a base di acqua.

E grazie a questo contengono anche pochissime calorie. Quindi sono un’ottima aggiunta all’alimentazione di chi sta seguendo una dieta dimagrante.

Inoltre, contengono una buona dose di potassio e ferro. E non sono solo un ottimo diuretico, ma aiutano a stimolare l’intestino pigro. Combattendo così i problemi di stitichezza.

Secondo sempre testimonianze che vengono dai tempi antichi, i lampascioni avrebbero anche un effetto emolliente. Infatti ridotti in pasta, questa può essere applicata su acne e secchezza cutanea.

Sono stati anche effettuati studi sul loro potere antiossidante. È stato provato il loro effetto anche sull’attività ipoglicemica.

E pare anche che Ovidio li ritenesse un vero e proprio toccasana per le arti amatorie. Un afrodisiaco che veniva servito anche nei banchetti nuziali per buon augurio. Ad oggi però non vi è alcuna prova scientifica a supporto. Ma tentar non nuoce!

Bisogna specificare però che un eccessivo consumo può causare meteorismo. O addirittura avere un effetto purgante. Quindi meglio limitare le dosi. E nel caso contattare il proprio medico.

Dopo essere andati alla scoperta dei tanti benefici di queste prelibate cipolline non ci resta che cucinarle. Magari alla lucana in umido, oppure come contorno accompagnate da un gustoso agnello.

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