Alimentazione corretta e media informativi, un rapporto complicato, ma importante

Rincari su frutta e verdura come difendersi dalle truffe

Siamo cresciuti con la pubblicità. Dai mitici “carosello” di Carmencita e Topo Gigio, che pubblicizzavano bevande e alimenti con scenografie scarne e messaggi simpatici. Alle pubblicità ipertecnologiche odierne, che scorrono su ogni media: tv, computer, cellulari e tablet. Senza considerare i classici e imperituri tabelloni pubblicitari degli stadi, delle stazioni, delle fermate dei bus e dei tram. E, una buona percentuale di questi messaggi, riguarda il cibo, spesso nelle forme meno nutrienti e più grasse. E questi messaggi invitano i bambini ad approfittare di menù succulenti e colorati, ma al tempo stesso pieni di grassi e calorie. Non solo i bambini sono però attirati, a testimonianza del binomio importante di un’alimentazione corretta e media informativi, un rapporto complicato, ma importante.

La ricerca dell’università di Bangor

E il rapporto tra i messaggi della tv e l’alimentazione è stato al centro di una ricerca, durata quasi un anno, degli studiosi dell’Università di Bangor, Galles, Regno Unito. All’interno di una più ampia sperimentazione sui pro e contro della televisione nella nostra vita, gli studiosi si sono soffermati sull’influenza positiva e negativa nel mondo alimentare.

Stabiliti gli alimenti salutari

I bambini sottoposti ai test sono stati divisi in due squadre: Il Bene e il suo esercito, rappresentati dall’alimentazione sana ed equilibrata. Il Male e le sue truppe, capeggiate dal cibo spazzatura. Da una parte quindi: frutta, verdura, spremute, macedonie, frullati, gelati alla frutta, bistecche e pesce. Dall’altra, hamburgers, patatine fritte, merendine, caramelle e dolcetti vari. Una strategia semplice, ma accattivante e vicina al mondo infantile. L’esercito del Bene mostrava che, mangiando cibi sani, si diventa belli e forti, alti e snelli. I concorrenti del Male, invece, mostravano ad avversari e pubblico la bontà dei cibi ricchi di maionese, ketchup e salsine varie. Una sfida impegnativa che ha coinvolto bambini dai 7 ai 10 anni.

Capacità di persuasione

La ricerca dell’alimentazione corretta e media informativi, un rapporto complicato, ma importante, si è concluso con la vittoria del Bene. A rendere merito agli studiosi due fattori importanti. Il primo: tra i bambini spettatori neutrali, in molti si sono avvicinati ad alimenti salutare, prima mai assaggiati. Con relativi benefici e soddisfazioni dei genitori. Il secondo, che la tv è riuscita a plagiare in modo positivo, una parte della schiera del Male, che si è convertita al cibo sano. Doppio merito quindi della ricerca, che ha perorato la causa della televisione esportatrice anche di messaggi educativi, e del cibo sano che fa crescere bene i nostri figli. E mantiene sani gli adulti!

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