Alcuni le chiamano puntarelle ed altri mazzocchi ma ecco spiegato come pulirli ed una ricetta gourmet pronta in pochi minuti

puntarelle

Ci sono alcune verdure invernali che sono diffuse in tante tradizioni culinarie regionali. Per questo, nel tempo, hanno assunto una serie di nomi che le descrivono. Ciò che conta è il loro sapore, la croccantezza ed anche i benefici che potrebbero apportare al nostro corpo. Nel caso concreto ci occupiamo di un metodo semplice per pulire questa delizia di stagione. Per passare poi al lato più divertente, ovvero mangiarle.

Alcuni le chiamano puntarelle ed altri mazzocchi ma ecco spiegato come pulirli ed una ricetta gourmet pronta in pochi minuti.

Per chi non avesse l’apposito strumento

Il nome ufficiale è cicoria catalogna, anche se in molte Regioni quasi non si conosce questo nome. Il segreto della loro bontà risiede nella croccantezza e nell’essere sottili ed arricciate. Dunque dovremo riporre particolare attenzione nel pulirle. Ci servirà un contenitore, dei limoni, acqua molto fredda e qualche ora a disposizione.

La prima cosa da fare è prendere in mano un mazzo. Questo sarà costituito da un gambo comune e molte puntarelle. In primo luogo dobbiamo togliere tutte le cimette esterne con le foglioline rovinate. Poi procediamo togliendo le puntarelle interne.

Tagliamo il torsolo, togliendo la parte più esterna e conservando solo il cuore. Si tratta dunque di sfilacciare gradualmente la parte esterna. Una volta pulita, possiamo procedere a tagliare a metà la puntarella. E poi possiamo procedere nel tagliare verticalmente le parti di puntarella. Il trucco sta nel formare fili il più possibile sottili. Così saranno arricciati quando li consumeremo. Una volta eseguita la procedura per tutte le puntarelle, possiamo metterle a bagno per qualche ora nell’acqua fredda con un limone tagliato a metà. Questo conserverà il colore e la croccantezza.

Infine, non tutti lo sanno ma esiste un apposito strumento per fare il lavoro sporco al posto nostro. Si tratta di un utensile di plastica o legno. All’interno di questo sono tesi cavi d’acciaio a formare un grande cerchio. Le puntarelle (necessariamente senza foglie) dovranno essere pressate su questi fili dal lato del gambo. Si può ordinare tranquillamente su Internet ad un prezzo variabile tra i 5 e i 15 euro.

Alcuni le chiamano puntarelle ed altri mazzocchi ma ecco spiegato come pulirli ed una ricetta gourmet pronta in pochi minuti

Ed ecco infine un antipasto sfizioso: il crostone con prosciutto cotto, fave e crema di pecorino. Utilizziamo le puntarelle pulite e raffreddate come abbiamo spiegato. Tutto ciò che dobbiamo fare è sbollentare 100 grammi di fave, privandole poi della buccia esterna. Una volta fatto, le uniamo in un piatto assieme alle puntarelle, condendole. Prepariamo al forno o sulla griglia i due crostoni.

Intanto in un pentolino inseriamo 30 grammi di panna da cucina, cuocendo senza arrivare a farla bollire. Versiamola poi assieme a 40 grammi di pecorino grattugiato in una ciotola, in moto da poter frullare con un frullatore ad immersione.

Possiamo mettere insieme gli ingredienti: prima i crostoni croccanti, poi la crema di pecorino, poi il prosciutto cotto ed infine fave e puntarelle condite. Si tratta di un mix tricolore molto saporito e colorato.

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