Addio ai bonus ma per molti 2.000 euro in più in busta paga dal 2021

legge di bilancio

Sono giunte in Redazione alcune indiscrezioni in merito alla prossima Legge di Bilancio. In un recente articolo, lo Staff di ProiezionidiBorsa aveva anticipato l’aumento delle entrate fiscali registrato nella prima metà del 2020. La cassa derivante dalle tasse degli italiani e dagli aiuti europei potrebbe spingere il Governo ad una riforma epocale. Un taglio del cuneo fiscale in sostituzione di una serie di sussidi e bonus. Una manovra attesa da anni che potrebbe incentivare i consumi e sostenere l’economia del Paese. Insomma, diremo addio ai bonus ma per molti 2.000 euro in più in busta paga dal 2021 saranno realtà. Ma andiamo con ordine e scopriamo a cosa sta lavorando il MEF.

La riforma dell’IRPEF

L’IRPEF è l’imposta calcolata sul reddito delle persone fisiche. Attualmente prevede ben cinque diverse aliquote calcolate sulla base del reddito del contribuente. Le ipotesi a lungo al vaglio di Governo e Parlamento sono state due. Da una parte il modello tedesco che garantirebbe un’assoluta progressività ma complicherebbe ulteriormente il calcolo delle imposte. Dall’altra una semplificazione dell’attuale modello con la riduzione a tre aliquote ed un sostanziale abbassamento della tassazione media. Nonostante le note simpatie del Ministro per il modello tedesco, dovrebbe invece prevalere la seconda ipotesi. Le aliquote dovrebbero abbassarsi mediamente dal 3% al 5%. Il vantaggio per una famiglia media supererebbe i 2.000 euro all’anno. Soldi che presumibilmente le famiglie reimmetterebbero subito nell’economia con un beneficio generalizzato per il Paese.

Addio ai bonus ma per molti 2.000 euro in più in busta paga dal 2021

Il MEF punta ad una riduzione delle tasse per le famiglie mantenendo le detrazioni per spese sanitarie e previdenziali. Il Governo prevede una semplificazione fiscale attraverso il taglio degli oltre 500 diversi bonus attualmente previsti. Un esempio in questa direzione è arrivato con l’assegno unico per i figli. Un incentivo per le famiglie che sostituisce otto precedenti bonus. Dal Ministero dell’Ambiente arriva la pressante richiesta di abrogare alcune agevolazioni dannose per l’ambiente. Ad esempio, il gasolio potrebbe costare come la benzina. Al vantaggio per le casse dello Stato si contrapporrebbe il maggior costo per i beni trasportati su gomma. L’iniziativa è quindi ancora in fase di studio.

Le coperture economiche

Il taglio delle tasse potrebbe essere una manovra a costo zero. Minori esborsi per i bonus e maggiori introiti dalla lotta al contante e all’evasione finanzierebbero l’abbassamento delle aliquote IRPEF. A pagare potrebbero però essere come al solito i lavoratori autonomi. Il Ministero intende infatti introdurre una tassazione automatica su base mensile che supererebbe l’attuale sistema di acconti e saldi. Una novità apparentemente vantaggiosa per le partite IVA. Da molte parti però si levano voci critiche che vedono in questa riforma un ulteriore peggioramento per le piccole imprese.

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