Abbiamo sempre sbagliato a buttare l’acqua di cottura dei carciofi perché potrebbe essere molto preziosa

carciofi

Tra le tante verdure invernali una delle più apprezzate è sicuramente il carciofo. Infatti, adesso lo troviamo fresco per buona parte dell’inverno. Esiste anche un’altra varietà, disponibile tra maggio e giugno. Poi, c’è il carciofo romano, sardo, campano preparato i mille modi, crudo, stufato, alla giudia o per realizzare una deliziosa variante anti colesterolo del ragù.

Forse però, meno persone sono a conoscenza delle straordinarie proprietà nutritive di questo vegetale. Infatti, i carciofi sarebbero ricchi di antiossidanti e vitamine, come la vitamina K e quelle del gruppo B. La prima rafforza la salute di ossa e cervello, e le altre sono importanti per il metabolismo. Al loro interno si troverebbero anche diversi sali minerali, come il potassio, alleato della salute cardiovascolare, ma anche ferro e rame, importanti per la produzione dei globuli rossi.

Ne abbiamo parlato recentemente, sottolineando il fatto che bollendo i carciofi potremmo perdere buona parte di queste proprietà nutritive. Quindi, la cosa migliore sarebbe optare per un altro tipo di preparazione è in grado di preservarle. Possiamo però salvare la situazione anche in questo caso. Infatti, scopriamo che abbiamo sempre sbagliato a buttare l’acqua di cottura dei carciofi perché potrebbe essere molto preziosa. Dopotutto, i nutrienti persi nella cottura sono spesso solubili e quindi si disperdono nell’acqua in cui vengono cucinati. Ecco che allora ci ritroviamo con un liquido salutare che possiamo utilizzare in tanti modi.

Abbiamo sempre sbagliato a buttare l’acqua di cottura dei carciofi perché potrebbe essere molto preziosa

L’acqua di cottura del carciofo potrebbe diventare una vera e propria bevanda, da consumare fredda e a digiuno. Nulla però ci impedisce di berla come una tisana calda, magari aggiungendo qualche foglia di carciofo che andrebbe altrimenti buttata. È vero anche che il decotto di carciofi potrebbe risultare piuttosto amaro. Potremmo aggiungere altre erbe per smorzarne il sapore, come menta, finocchio, liquirizia o melissa. Dopotutto, questa tisana potrebbe rivelarsi davvero efficace anche per sentire meno freddo in inverno, come diversi altri alimenti che dovremmo mettere adesso nel carrello.

L’acqua di cottura del carciofo però potremmo utilizzarla anche per arricchire altre preparazioni. Ad esempio, potrebbe diventare la base di una minestra di verdure, oppure del brodo per realizzare un risotto di carciofi. Anche in questi casi, teniamo conto dell’amarezza di quest’acqua assaggiando frequentemente il piatto e bilanciandolo con altri sapori.

L’unica cosa a cui fare attenzione è che il carciofo potrebbe interferire con l’assunzione di alcuni diuretici, anche se consumare la sua acqua di cottura potrebbe ovviare al problema. In caso di dubbi, comunque, la cosa migliore è rivolgersi al medico.

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