A Venezia78 il ciclone “Spencer”, film sulla principessa ribelle con Kristen Stewart

kristen steward

Tante regole, anche per lei. La diva Kristen Stewart le ha seguite, ma ora basta: finito il set di “Spencer”, si volta pagina. Basta etichetta di palazzo, spille, borsette, fiocchi e teste cotonate e coronate. “Terrò per ricordo la giornata di oggi e la regola dell’inchino, quello sì. Ben fatto e non troppo in avanti, che si può cadere”. È già oltre il film la diva che impersona Diana Spencer. Il film diretto da Pablo Larrain, molto controverso ancora prima di uscire. Ecco cosa ha raccontato alla stampa, insieme al regista che più di tutti ama le figure femminili tragiche. In una Venezia assediata dai fan di Chalamet e Zendaya alla prima di Dune, ma anche zeppa dei suoi fan. Quelli fedelissimi che la seguono dai tempi di Edward Callen & Co.

Minigonna e bon ton

A Venezia78 il ciclone “Spencer”, film sulla principessa ribelle con Kristen Stewart. Il record da battere non sono i 9 minuti di applausi tributati a Sorrentino, ma la reazione di Buckingham Palace e della coppia Harry & Megan. La ‘Bella di Twilight’, su questo, lascia campo al regista. È già oltre, in uscita, come Diana fotografata da questo film. Ha paura di restare imbrigliata nuovamente in una parte.

Icona di Chanel

Kristen si è presentata in tailleur minigonna cortissimo di Chanel alla conferenza stampa. E poi in Sala Grande in pigiama palazzo azzurro, sempre firmato da rue Cambon. Vale a dire con due outfit lontani anni luce da quelli del suo personaggio Windsor. Oltre i giacchini ingombranti e i cappelli infiocchettati, tra le braccia del suo sponsor. Dunque, distante anche dal suo prossimo personaggio, quello che prenderà in carico in “Crimes of the Future” del regista David Cronenberg.

Larrain raffinato e iconico

Il raffinatissimo autore di “Jackie, il memorabile film sulla figura della vedova del Presidente Kennedy, ha raccontato Diana e la sua parabola in un momento cruciale della sua vita. Il week end in cui la Principessa decise di divorziare da un intero regno. Il film in alcuni momenti sembra una favola al contrario e in altri un documentario. Come se volesse raccontarci una storia segreta e vera, invece che mostrarci una fiction. Diana-Kristen è intensa e rivoluzionaria, consapevole più che mai di stoppare per la prima volta un treno inarrestabile per secoli come la monarchia britannica. Sembra lasciarsi cullare dalle sue canzoni preferite, ma dentro ha l’inferno.

A Venezia78 il ciclone “Spencer”, film sulla principessa ribelle con Kristen Stewart

Il paragone con Anna Bolena lo ascolta ma le va stretto, anche le domande che riguardano i suoi giudizi personali su Diana le dribbla con le sue armi: le impennate del mento, le labbra morsicate, i sorrisi da photo call. “Tutti i report che ho letto e i consigli che ho ascoltato da chi l’ha conosciuta non possono mai trasmettermi quello che lei era, l’essere Diana”. Larrain ha indagato molto per raccontare queste giornate cruciali, precedenti alla famosa intervista alla BBC. “Diana era una donna che non aveva fatto un corso per diventare principessa. Era da sola anche quando ha deciso di non diventare regina”.

L’occhio del regista e la griffe dell’attrice

Nel film c’è il punto di vista di Larrain, la sua ricerca psicologica sulla principessa, sui suoi tormenti e sulle sue angosce, le sue fragilità. Ma c’è anche la zampata della Stewart, la sua personalissima griffe interpretativa. C’è il ‘suo’ modo di muoversi e parlare come Diana. Questo distingue questo film sulla principessa dagli altri interpretati da Serena Scott Thomas, Emma Corrin e Naomi Watts. Larrain ha indubbiamente fatto centro, scegliendo l’attrice che sa cosa vuol dire essere prigioniera di un personaggio che non le appartiene, come quello di Bella. Nel cast figurano anche Jack Farthing, Sally Hawkins che ha interpretato “La forma dell’acqua” di Guillermo Del Toro e Sean Harris. Olga Hellsing veste invece i panni di Sarah Ferguson.

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