A quanto ammonta l’assegno INPS di chi va in pensione più tardi e lavora fino a 70 anni?

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Insieme al team di Redazione capiremo a quanto ammonta l’assegno INPS di chi va in pensione più tardi e lavora fino a 70 anni. Ci poniamo questo interrogativo per rispondere ai Lettori che si chiedono se convenga o meno rimandare i tempi del pensionamento. La promessa di un assegno pensionistico più elevato potrebbe indurre alcuni contribuenti a ritardare la conclusione della carriera lavorativa. La possibilità di assicurarsi un’entrata mensile più elevata interessa soprattutto quei lavoratori che magari non hanno un montante di contribuzione corposo. Non sono pochi i lavoratori che hanno una carriera professionale discontinua per mancanza di contratti regolari o a causa di mesi o anni di disoccupazione.

Alcuni contribuenti non possono che aspettare il raggiungimento dei 70 anni di età per richiedere il trattamento previdenziale. Proprio a causa del ritardo con cui si entra nel mondo del lavoro e della discontinuità degli impieghi si creano delle lacune contributive. A tal fine si consiglia la lettura dell’articolo “Si possono pagare i contributi mancanti per andare in pensione?” . Ci si riferisce , in particolare, alla possibilità della cosiddetta contribuzione volontaria a carico del lavoratore.

Laddove non si può ricorrere ai contributi volontari, per colmare questi vuoti di contribuzione il lavoratore non può lasciare l’impiego prima di una specifica età. Ma a quanto ammonta l’assegno INPS di chi va in pensione più tardi e lavora fino a 70 anni? E, soprattutto, converrebbe anche al contribuente con una lunga storia contributiva rimandare il momento di andare in pensione per garantirsi un rateo più pesante?

A quanto ammonta l’assegno INPS di chi va in pensione più tardi e lavora fino a 70 anni?

Gli esperti in materia pensionistica vi sconsigliano vivamente di prolungare la permanenza al lavoro. Soprattutto se il vostro obiettivo coincide con il desiderio di percepire un assegno pensionistico più alto. Ipotizziamo infatti il caso di un contribuente che continua a lavorare fino a 70 anni e che percepisce uno stipendio medio annuo di 25mila euro. L’importo annuo della pensione sarà pari a 15mila euro che corrisponde all’incirca al 60% dello stipendio. Per valutare la convenienza  o meno della prosecuzione della carriera lavorativa occorre considerare l’aspettativa di vita di un uomo. Se il contribuente abbandona il lavoro a 70 anni non riuscirà a recuperare il versamento di tutti gli anni di contribuzione.

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