A Piazza Affari questo titolo mette il turbo ma per le Borse è stata una seduta pesante per questo motivo

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Le Borse europee terminano la settimana con un’altra pessima seduta. Le Piazze del Vecchio Continente hanno accusato un’altra giornata in decisa flessione trascinate al ribasso dall’andamento di Wall Street. Ma il malessere della Borsa USA non è l’unico motivo del calo dei listini targati UE. Piazza Affari è il mercato che si è difeso meglio, pur chiudendo con una perdita superiore al punto percentuale. Sulla Borsa italiana spiccano i rialzi di due titoli e il crollo di un’azione.

La settimana per le Borse europee è terminata amaramente. Giovedì mattina il balzo degli indici aveva fatto sperare in una inversione di tendenza. Ma l’andamento pessimo di Wall Street nella seduta di giovedì e l’apertura debole di oggi, hanno zavorrato i listini UE. La bruttissima seduta di ieri della Borsa americana ha spinto oggi le Borse del Vecchio Continente in ribasso in avvio di seduta. Nel pomeriggio, il nuovo debole avvio del listino USA ha fatto scendere ulteriormente i mercati azionari europei. Alla fine della seduta, l’Euro Stoxx 50 ha chiuso con un calo dell’1,8%. La Borsa tedesca ha perduto l’1,6% e Parigi l’1,7%. Anche la Borsa di Londra ha ceduto e l’indice Ftse 100 è sceso dell’1,5%.

A Piazza Affari questo titolo mette il turbo ma per le Borse è stata una seduta pesante per questo motivo

La Borsa di Milano si è difesa meglio degli altri principali listini. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso in calo dell’1,2% a 23.475 punti. Tra le blue chips la migliore è stata Stellantis, che ha guadagnato il 3,2%, chiudendo a 13,1 euro. I buoni risultati trimestrali, con un aumento dei ricavi del 12% rispetto allo stesso trimestre del 2021, hanno probabilmente spinto gli acquisti sul titolo. Purtroppo Stellantis da sola non è bastata a tenere a galla la Borsa di Milano. Tra i 40 titoli a maggiore capitalizzazione, ben 9 hanno accusato una flessione superiore al 3%.

Campari è stato il peggiore, con un crollo di oltre il 6%, chiudendo a 9,7 euro. Un calo inaspettato, considerati i conti del primo trimestre chiusi con un utile lordo in crescita del 65% e un fatturato cresciuto del 34%. Da segnalare che un report della banca svizzera UBS consiglia di acquistare il titolo che, secondo lo studio, dovrebbe valere 14,3 euro. Sul resto del listino sono piovuti gli acquisti su Saras. A Piazza Affari questo titolo ha messo il turbo guadagnando l’8,7%. Il mercato ha festeggiato la riconferma di Massimo Moratti alla presidenza, con una serie di sedute in forte rialzo.

Ma cosa ha spinto i listini europei ancora in ribasso dopo la seduta di giovedì? La paura di un rialzo aggressivo dei tassi d’interesse per fermare l’inflazione si sta spostando dagli Stati Uniti all’Europa. Il timore degli operatori è il balzo dell’inflazione legato al rallentamento della crescita economica, a causa della guerra. Questo mix, potenzialmente micidiale, potrebbe portare l’economia europea in stagflazione.

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