A luglio e agosto non possono mancare nel nostro piatto queste deliziose erbe selvatiche

ortica

Come abbiamo visto in questo articolo, sono diverse le erbe selvatiche che possiamo mangiare. Alcune le sentiamo nominare, altre le utilizziamo normalmente in cucina, altre ancora non le abbiamo mai sentite. Certe erbe selvatiche, che appunto crescono spontanee in natura, possono essere ricche di importanti proprietà. In quest’articolo daremo un’occhiata alle erbe spontanee che si possono trovare, raccogliere e mangiare da luglio fino alla fine dell’estate.

A luglio e agosto non possono mancare nel nostro piatto queste deliziose erbe selvatiche

Partiamo subito con la regina delle erbe selvatiche, ottima da cucinare in qualunque modo, come nelle frittate o con gli gnocchi, oppure con il risotto.

Stiamo parlando dell’ortica. L’ortica la troviamo un po’ ovunque, sia al sole che all’ombra, soprattutto in collina o in montagna. Dobbiamo far attenzione a raccoglierla, ma una volta cucinata sarà una meraviglia. La consigliamo anche cruda, tritata, oppure, una volta essiccata, da mettere in infusione. È depurativa e tonificante.

Molto sottovalutato, forse perché si trova ovunque e in certe parti d’Italia non ha un nome molto invitante, il tarassaco. È invece una vera e propria panacea. Non solo è ricco di vitamine A, B, C, e D, ma è anche depurativo per il fegato e diuretico. Si consiglia crudo da aggiungere alle insalate.

Queste piante crescono in mezzo all’orto ma sono da raccogliere

Nel nostro piatto, a luglio e agosto, non possono mancare queste deliziose erbe selvatiche. Si tratta di erbe spontanee che possiamo trovare facilmente anche nel nostro orto. Tra queste ci sono la cicoria selvatica, il farinello e l’amaranto.

Quest’ultimo, ad esempio, è una pianta che contiene vitamine e sali minerali in quantità e il suo gusto ricorda quello della bietola. Si può mangiare appena scottato in padella con dell’aglio e dell’olio oppure cotto a vapore. Il farinello è simile all’amaranto e ha più o meno le stesse proprietà. Una differenza, però, è quella di avere le foglie appuntite.

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