A cosa serve la mini tasca sui jeans?

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Ce lo siamo sempre chiesti.  A cosa serve la mini tasca sui jeans? Partiamo dal fatto che l’invenzione del jeans è italiana e non americana, come spesso si pensa. Il primo cenno viene ricondotto al porto della  città di Genova nel XVI secolo  dove questa tela di colore blu  molto resistente veniva creata e usata per la fabbricazione delle vele delle navi e per i teloni da copertura. Il termine blue jeans deriva probabilmente dalla frase “Blue de Genes” cioè blu di Genova. Con le grandi emigrazioni, intorno all’ottocento, la tela blu di Genova arrivò in America dove venne utilizzata per creare abiti da lavoro per i minatori. Ed è proprio qui che il nome originario cambiò da in blue jeans.

Quale fu il primo?

Il termine jeans venne poi utilizzato per disegnare non il tessuto ma un modello di pantaloni. Fu infatti nel 1873 che nacque il primo jeans denim grazie a Levi Strauss il quale aprì a San Francisco un negozio di oggetti per i cercatori d’oro e utilizzando il denim ideò con un sarto il primo jeans. Di seguito i cow-boy del Far West utilizzarono il tessuto per confezionare non solo i pantaloni ma anche delle robuste giacche. Da qui iniziò l’uso del jeans diventando un capo usato dai militari, dalle truppe garibaldine, dagli attori cinematografici, dai ragazzi universitari e infine facendo il suo ingresso nel mondo della moda.

Ma a cosa serve la mini tasca sui jeans?

La risposta a questo enigma è arrivata da alcuni esperti del settore dell’abbigliamento, e da Levi’s. È stato proprio il marchio americano a introdurre il taschino nel 1873, vent’anni dopo la fondazione. Non è altro che un watch pocket, dove a fine Ottocento, gli uomini della prateria riponevano gli orologi da tasca e forse persino qualche pepita d’oro.

Con il passare dei decenni, la taschina ha avuto anche diverse altre funzioni. Ad esempio , ospitare i preservativi come si vede nella pubblicità del modello iconico 501 nel 1995, i fiammiferi per i fumatori e le monete.

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