8 errori da evitare nella cura del prato a ottobre risparmiando tempo e fatica

prato

Possedere un bellissimo giardino è il sogno di moltissime persone e quasi tutte riescono a realizzarlo. Complici un po’ di fatica e il giusto sacrificio, in poco tempo è facile ottenere ottimi risultati conoscendo le tecniche e i segreti migliori.

Il prato è infatti uno degli elementi decorativi più importanti di un’abitazione e rappresenta un fattore indispensabile per un giardino perfettamente curato. Per far ciò, tuttavia, esistono ben 8 errori da evitare nella cura del prato a ottobre risparmiando tempo e fatica inutili.

Ecco una comoda mini-guida per imparare a non commetterne più nessuno e per non dover correre ai ripari durante la primavera.

I primi 3 errori che molti commettono inconsciamente

Dopo aver individuato con questo veloce metodo quanta acqua dare all’erbetta per averla rigogliosa, diventa fondamentale capire qualcosa in più sull’altezza.

A quanti centimetri occorre tagliare il prato per farlo crescere rigoglioso? È bene innanzitutto sapere che non bisognerebbe tagliare il prato sotto i 4 centimetri di altezza anche in autunno. Durante questo periodo è anzi preferibile lasciarlo sui 5 o 6 centimetri, alzando il taglio di circa il 20% rispetto al solito. In questo modo è possibile incrementare l’attività vegetativa del manto erboso.

È un errore anche trascurare le malattie fungine e dimenticare di mantenerlo pulito. Nel primo caso, tutta una serie di funghi patogeni potrebbe attaccare il prato proprio come accade in estate. E allora sarà bene agire con microrganismi antagonisti. Nel secondo caso, invece, lo sporco di detriti e foglie ostacola la luce del sole e impedisce gli scambi gassosi. Meglio rastrellare ogni 2 o 3 giorni.

8 errori da evitare nella cura del prato a ottobre risparmiando tempo e fatica

Se questi sono gli errori più frequenti, ne esistono almeno altri 5 molto comuni. Scopriamoli insieme.

Non effettuare concimazioni a base di potassio, fondamentale contro ingiallimenti e diradamento.

Un altro errore è non riseminare il prato diradato, lasciando spazio a muschi e infestanti.

Non ammendare il terreno con metodi semplici come sparpagliare foglie e paglia sopra secondo questo procedimento.

Lasciare, poi, troppo feltro nel prato, provocando la proliferazione di batteri e funghi patogeni e una maggiore umidità e concimazioni meno efficienti.

L’ultimo errore, infine, è lasciare il prato troppo alto, magari sui 10 o 12 centimetri, rendendolo eccessivamente debole e facendogli perdere compattezza.

Solo evitando tutti questi errori sarà possibile avere un meraviglioso prato verde brillante e rigoglioso, che farà invidia a tutti.

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