6 piante bellissime ma velenose che potresti avere in casa o trovare durante una gita

Piante bellissime ma velenose

Le piante sono una passione per molti. Decorano gli ambienti interni ed esterni rendendo più accogliente la nostra casa. Scegliamo le piante in base al nostro gusto estetico ed alcune volte per la semplicità delle cure.

Ci sono anche piante che vengono considerate magiche, altre di buon auspicio. Ma tra le piante esistenti in Italia ci sono anche vegetali che sono pericolosi perché velenosi. Maneggiandole potremmo provocarci dei fastidi più o meno forti.

6 piante bellissime ma velenose che sarebbe meglio togliere da balconi, stanze e giardini

Molte piante diffusissime hanno la capacità di farci stare meglio. Una è ad esempio il basilico. Molto utile in cucina e bello da vedere, il basilico ha anche poteri antibatterici ed antinfiammatori. Per chi ci crede ci sono anche delle dicerie in merito al basilico. Sembra che tenere in tasca dei sacchettini con foglie essiccate possa allontanare le negatività e migliorare le entrate di denaro.

Anche i fiori della camomilla anticamente erano ben visti. Oltre che per il loro potere calmante, si usavano insieme alla lavanda per richiamare parti della memoria ormai sopite anche attraverso sogni lucidi. Ma ci sono piante che faremmo meglio a togliere dalla nostra casa.

Quali piante eliminare per non correre rischi

Il bellissimo oleandro, rigoglioso e pieno di fiori, decora molti giardini privati e condominiali. Si tratta purtroppo di una pianta tossica capace di provocare aritmie. Inoltre il contatto con la pelle può provocare arrossamenti e prurito. La belladonna, con bacche che si schiudono in fiori violacei, appartiene alla famiglia delle Solanacee. Le sue bacche sono molto tossiche e la loro ingestione può causare vari tipi di problemi e addirittura sfociare nell’arresto cardiaco.

La ginestra comune è molto diffusa. I suoi fiori ed i suoi semi contengono la citisina. Questa sostanza assunta in piccole dosi ha effetti diuretici e purgativi ma, in dosi più elevate, può intossicare. Se si tocca la pianta è opportuno evitare di toccare le mucose.

Piante da non toccare durante una gita in montagna

Una delle piante più velenose presenti sul nostro territorio è l’aconito napello. Questa pianta erbacea dai fiori blu si trova prevalentemente sulle Alpi. Contiene aconitina, un alcaloide che viene velocemente assorbito dal corpo anche attraverso la pelle e attacca il cuore ed il sistema nervoso.

Anche il panace gigante, nonostante sia originario del Caucaso, si sta diffondendo in Italia. Lo troviamo in tutte le zone umide dell’arco alpino e si tratta di una pianta alta anche più di 2 metri. Se la nostra pelle entra in contatto con il panace si ricoprirà di una linfa fototossica. Unendo questa linfa ai raggi solari e all’umidità potremmo avere delle importanti ustioni e cicatrici.

In queste 6 piante bellissime ma velenose rientra anche la menta romana, detta anche menta poleggio. Questa non ci danneggia attraverso il contatto dermico. Ma potremmo confonderla con la menta utilizzata per bevande e infusi. Questa varietà di menta è invece tossica e potrebbe addirittura diventare letale. Potrebbe provocare danni al fegato, ai reni ed al sistema neurologico. Evita quindi di raccogliere la menta se ha steli molto alti e foglie lunghe fino a 10 centimetri appuntite e dentate ai margini. Potrebbe trattarsi di menta velenosa.

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