Lo scorso giovedì 1° luglio la Sicilia ha inaugurato la stagione dei saldi estivi 2021. Attesi da negozianti e consumatori, possono essere l’occasione giusta per rinnovare il guardaroba a prezzi di convenienza.
Vediamo allora le 5 regole per fare acquisti con i saldi estivi e risparmiare tanti euro senza fregature.
Facciamo chiarezza sui saldi estivi
Occorre anzitutto non fare confusione tra vendite promozionali, vendite di liquidazione e le vendite di fine stagione.
Le vendite promozionali hanno un periodo di tempo limitato, ma non sono vincolate a precisi mesi dell’anno come i saldi. Per esse le direttive vengono diramate dalle Regioni, in accordo con le associazioni dei consumatori e delle imprese di commercio locali.
Le vendite di liquidazione si hanno solo quando l’azienda viene ceduta o ristrutturata o trasferita o destinata alla sua chiusura definitiva.
Infine le vendite di fine stagione, ossia i c.d. saldi di fine stagione. Hanno appunto carattere stagionale e riguardano i prodotti invenduti.
Il calendario dei saldi e la spesa media pro capite
Dopo la Sicilia, da sabato 3 luglio le vendite in saldi sono seguite a ruota nelle altre regioni. Sarà la Basilicata l’ultima che si attiverà al riguardo, dove i saldi partiranno lunedì 2 agosto.
Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 171 euro questa estate. Ossia una spesa media di 74 euro a persona che darà modo agli interessati di fare incetta di capi di qualità a prezzi scontati.
Visto dal lato delle aziende di settore si tratterà di una boccata d’ossigeno pari a 2,6 miliardi di euro. Dati in salita rispetto al 2020 ma ancora lontani rispetto a quelli pre-Covid.
Il decalogo anti fregature
In tema di acquisti in saldi, Confcommercio ha predisposto il decalogo dei “saldi chiari e sicuri”. Si tratta di semplici regole tese a non subire fregature e fare shopping in sicurezza.
Le primissime regole attengono alle raccomandazioni di base in periodo Covid. Ossia distanziamento sociale, la disinfezione delle mani, l’uso delle mascherine e la sosta dei clienti all’interno dei locali commerciali per il solo tempo necessario.
In merito al cambio del capo dopo il suo acquisto, tale possibilità è lasciata alla discrezionalità del negoziante. Vige invece un obbligo di riparazione, sostituzione, riduzione o restituzione del prezzo laddove il prodotto sia danneggiato o non conforme.
Ecco le 5 regole per fare acquisti con i saldi estivi e risparmiare tanti euro senza fregature
La prova dei capi in saldi non è obbligatoria, ma lasciata alla discrezionalità del negoziante.
Un’altra regola rimanda all’obbligo del negoziante di indicare il prezzo pieno di vendita ante-saldi, quindi lo sconto applicato e il prezzo finale.
Spazio ai pagamenti elettronici: il negoziante, infatti, deve accettare le carte di credito se il cliente intende pagare con questa modalità.
Eventuali modifiche e/o adattamenti sartoriali del capo acquistato sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
Infine ricordiamo che i prodotti venduti ai saldi devono avere carattere stagionale o di moda. Cioè devono essere capi suscettibili di notevole deprezzamento economico se non venduti entro certi periodi di tempo.
Approfondimento
Nessuno immagina che metà di queste imprese sopravvive al massimo 5 anni.