5 regole d’oro mai svelate prima per rendere perfetto un piatto semplicissimo di pasta e non sbagliare mai la cottura

pasta

Siamo il popolo della pasta. E, quando parliamo di ricette e di cotture per noi italiani è quasi una religione. Ci prendano pure in giro all’estero, inserendo la pasta anche nei nostri palazzi del Governo. Tanto poi vengono da noi e la prima cosa che chiedono al ristorante è proprio la pasta. Anche quella semplice, col pomodoro. O, con olio, aglio e peperoncino. Probabilmente sono gli stessi turisti che ignorano le 5 regole d’oro mai svelate prima per rendere perfetto un piatto semplicissimo di pasta e non sbagliare mai la cottura. Una delle prime cose che imparano i nostri figli da piccoli è proprio quella di mettersi su un piatto di spaghetti al volo. Ma, per evitare che lo imparino in modo sbagliato, ecco cosa non dimenticare mai.

Il matrimonio perfetto

Ci capita spesso di lasciar scegliere ai nostri figli il tipo di pasta da cuocere. Tanto da farli mangiare, abbiniamo involontariamente tipi di pasta e condimenti che non ci azzeccherebbero proprio. Volendo seguire invece i dettami degli esperti, questa dovrebbe essere la regola, semplice ma basilare:

  • più è grosso lo spessore della pasta, più ricco dovrebbe essere il condimento. Per fare il classico esempio: il bucatino all’amatriciana;
  • al contrario, visto che parlavamo di bambini, i capelli d’angelo e tutta la pasta molto fine, andrebbe benissimo con dei condimenti semplici con olio, burro, panna e formaggio grattugiato.

5 regole d’oro mai svelate prima per rendere perfetto un piatto semplicissimo di pasta e non sbagliare mai la cottura

Quasi tutti siamo abituati a gettare tutta la pasta nella pentola al momento della bollitura. Ma, dovendo seguire le istruzioni alla lettera, la pasta andrebbe calata un po’ per volta. Senza, ovviamente far passare troppo tempo, per non rischiare differenze di cottura. Tecnicamente, poi, la proporzione di utilizzo del sale sarebbe quella di:

  • 1 litro d’acqua con 10 grammi di sale.

Una vecchia regola sempre valida per capire la cottura

Sappiamo bene noi italiani che dobbiamo scolare al dente la pasta, essenzialmente per due motivi:

  • garantirne una maggiore digeribilità;
  • mantenere la cottura nel momento in cui la facciamo saltare col condimento.

Attenzione proprio alla fase di cottura, perché le nonne ci insegnavano un trucco per capire se lo spaghetto fosse o meno pronto da scolare. E, ci riferiamo al famoso puntino bianco che apparirebbe nello spaghetto poco prima di essere pronto. Secondo le nostre nonne, il puntino bianco chiamerebbe circa ancora un minuto di cottura.

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