5 alcolici meno calorici per concedersi un piccolo strappo alla regola

vino

Uno stile di vita sano è il preludio per fare a meno di medicine e ospedali. Alimentazione corretta, attività sportiva, non fumare e ridurre al minimo agli acolici sono le prime regole per campare a lungo e in salute. Ma, mai come adesso, qualche piccola soddisfazione ogni tanto la si cerca per ovviare allo stress e alla monotonia dell’isolamento. Nel capitolo riguardante le limitazioni però ci sono 5 alcolici meno calorici per concedersi un piccolo strappo alla regola. Aspetto fondamentale è, come in ogni cosa, il giusto mezzo: “semel in anno licet insanire” dicevano i latini riferendosi al Carnevale. Una volta all’anno è lecito perdere la testa…un bicchierino all’anno forse è troppo poco, ma la regola dovrebbe essere questa.

Il famoso vino rosso

Il bicchiere di vino rosso a pasto appartiene al mito della tavola. Cosi come una volta le nonne consigliavano e facevano assumere ai bambini miele e grappa per tosse e mal di gola. Il vino rosso, se bevuto con assoluta moderazione, fa bene alla circolazione sanguigna. I donatori di sangue, alla fine del loro prezioso atto di generosità, si trovano offerti un panino col salame e del vino rosso per recuperare. Abitudini dei tempi che furono, ma sempre valide. Un bicchiere di vino rosso da 150 ml ha circa 100 calorie, uno di bianco 110.

Un flut di champagne

Terminata la pandemia si potrà finalmente brindare. A maggior ragione se un calice di champagne porterà in dote solo 80/90 calorie. Amabile leggermente meno calorico di un brut. La buona notizia è che è stato scientificamente provato che fa bene alla salute. Il gas carbonico in esso presente ha azione disintossicante, antiossidante, anticancerogena e addirittura dimagrante. I primi studi medici sul suo beneficio risalgono addirittura al ‘700, quando a provarlo fu il medico francese Mavier.

Dalla Russia ecco la Vodka

Tra i 5 alcolici meno calorici per concedersi un piccolo strappo alla regola ecco un “must” anche del Cinema: la Vodka. Un bicchierino ne contiene poco meno di 100 calorie, sia secca che ai vari gusti della frutta, in voga negli ultimi anni. Curioso come in queste settimane sia tornata alla ribalta per la “fake” che servisse egregiamente a detergere e sterilizzare le mani dal coronavirus. Nulla di più errato, come “twittato” pubblicamente da uno dei maggiori produttori mondiali. Deve essere bevuta con assoluta moderazione perché è considerata in termine tecnico una bevanda “vuota”, ossia completamente priva di nutrienti.

Un bicchierino di Porto, tradizione senza tempo

Un bicchierino di Porto contiene solo 90 chilocalorie. Considerato il vino liquoroso più stimato del mondo, tanto da accendere aste con pezzi stratosferici per alcune bottiglie di eccellenza. Ne esistono ben 7 categorie, anche bianco e rosato, nati negli ultimi decenni. Esistono dei Porto conservati ancora nelle botti speciali da un secolo, ma il consiglio dei produttori è che comunque una buona bottiglia debba riposare almeno 40 anni. Deve la sua importanza agli inglesi che, ancora una volta nella storia, in lite con la Francia, nel ‘700 lo esportarono in tutta Europa, invitando anche alleati e partner commerciali a preferirlo ai vini e champagne transalpini.

Approfondimento

Curare il fegato e disintossicarlo a tavola

Consigliati per te