3 titoli di Piazza Affari sui quali continuare a puntare fino a Natale

Piazza Affari

Era il giorno 8 ottobre quando su queste pagine abbiamo spiegato perchè il ribasso dei mercati poteva essere terminato, ed oggi non possiamo che continuare a confermare questa view.

Chi ha continuato a mostrare più forza relativa è stata proprio la nostra Piazza Affari, che continua a confermarsi come il luogo ideale dove investire in leggero sovrappeso rispetto all’asset allocation mondiale.

Domani comunque è decisivo perchè se la giornata di contrattazione del Ftse Mib Future chiuderà sopra il livello di 25.930, molto probabilmente la fase ribassista si è conclusa.

Ftse Mib Future. Se da oggi non si tornerà al rialzo, il rischio di ribassi di un altro 7/10% nei prossimi 30 giorni solari, potrebbe diventare davvero molto elevato.

La formazione di questo swing farebbe partire molto probabilmente una fase direzionale rialzista che potrebbe portare il nostro listino azionario anche fino ai 28.200 se non addirittura i 30.000 punti per/entro il mese di dicembre. Quali opportunità si possono cogliere da ora in poi? Ci sono 3 titoli di Piazza Affari sui quali continuare a puntare fino a Natale

Quali sono e quali i livelli da monitorare?

Il nostro Ufficio Studi ha selezionato Intesa Sanpaolo (MIL:ISP), Saipem e Stellantis.

3 titoli di Piazza Affari sui quali continuare a puntare fino a Natale

Intesa Sanpaolo, ultimo prezzo a 2,5235. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 2,4015, i prezzi potrebbero salire in poche settimane verso l’area di 2,65/2,84, se non proprio 3,10. Nel breve, pericolosa una chiusura giornaliera inferiore a 2,4860.

Saipem, ultimo prezzo a 2,19. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 2,017, i prezzi potrebbero salire in poche settimane verso l’area di 2,498 e poi 2,716. Nel breve, pericolosa una chiusura giornaliera inferiore a 2,133.

Stellantis, ultimo prezzo a 17,028. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale inferiore a 16,50, i prezzi potrebbero salire in poche settimane verso l’area di 18,73 e poi 21,50/22,75. Nel breve, pericolosa una chiusura giornaliera inferiore a 16,812.

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