Il rimbalzo odierno di Piazza Affari e dei mercati internazionali non ha cambiato le sorti nè di breve termine e nè di lungo termine. La situazione grafica chiama ulteriori ribassi.
Prima di andare a classificare 3 titoli azionari sottovalutati fino al 50% da non comprare perchè pronti per ulteriori ribassi vogliamo fare un parallelo fra i grafici recenti dei mercati azionari ed il grafico del petrolio.
Nell’anno 2018 il petrolio formò una barra con tendenza ribassista e questa quindi proiettava con elevate probabilità nuovi minimi rispetto all’anno appena concluso. Il 2019 tentò un rimbalzo senza cambiare quella prospettiva. Poi sappiamo cosa è successo in questi giorni.
Cosa c’entra questo con i mercati azionari?
Andiamolo a capire. Il primo trimestre dell’anno per tutti i mercati azionari internazionali si è concluso con una tendenza ribassista. Al momento il mese di aprile si muove inside rispetto a quella candela. Questo significa che fino a quando non si tornerà stabilmente sopra i massimi dell’anno, i minimi segnati nel primo trimestre hanno elevata probabilità di essere rotti al ribasso.
Questo è uno dei motivi più importanti per cui continuiamo a sconsigliare acquisti inferiori ai 60 mesi sulle Borse mondiali.
Nella medesima situazione si trovano fra i tanti anche 3 titoli azionari sottovalutati fino al 50% da non comprare perchè pronti per ulteriori ribassi.
Quali sono quelli a cui ci riferiamo in quest’articolo?
Poste Italiane, Telecom Italia, Unipol.
Qual è il fair value di questi titoli in base al metodo del discounted cash flow?
Poste Italiane (MIL:PST) ultimo prezzo 7,568 fair value 11,24
Telecom Italia ultimo prezzo 0,3354 fair value 0,52
Unipol ultimo prezzo 2,84 fair value 4,83.
Andiamo ad analizzare le tendenze.
Poste italiane: fino a quando non si assisterà ad una chiusura mensile superiore a 9,93 l’obiettivo è posto verso area 4,35/3,60.
Telecom Italia: fino a quando non si assisterà ad una chiusura mensile superiore a 0,59 l’obiettivo è posto verso area 0,18.
Unipol: fino a quando non si assisterà ad una chiusura mensile superiore a 4,60 l’obiettivo è posto verso area 2,26/1,69.
Si procederà per step.