Pessimi segnali dai mercati azionari internazionali e le probabilità tornano al ribasso, e se qualcosa non cambierà in corso d’opera, si prospettano ulteriori discese di almeno il 10/15% in poche settimane.
Come approfittare di questo momento?
Per il lungo termine continuare a investire come da strategia del dollar cost average, iniziata a gennaio dello scorso anno. Per il breve termine, la situazione è davvero contrastata in quanto negli ultimi giorni, fra alti e bassi si sono mossi in lateralità.
Da lunedì le cose potrebbero cambiare e partire in direzionalità ribassista, tranne sorprese.
Oggi, riportiamo e continuiamo nella strategia operativa iniziata dal nostro Ufficio Studi in data 14 gennaio su 3 titoli azionari sopravvalutati a Piazza Affari.
Essi sono: ENEL, Ferrari (MIL:RACE) e Moncler. Nel prossimo paragrafo andremo a vedere a che punto sono i grafici e se è cambiato qualcosa nel quadro tecnico e se gli oscillatori evidenziano possibilità di cambiamenti all’orizzonte.
3 titoli azionari sopravvalutati a Piazza Affari sui quali continuare a mantenere operazioni ribassiste
ENEL, apertura dell’operazione Short a 6,808. Ultimo prezzo a 6,394. Fair value a 4,50 euro.
Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale superiore a 6,655, i prezzi potrebbero continuare a scendere in poche settimane verso l’area di 6,01 e poi 5,55 euro. Nel breve, un primo indizio rialzista con una chiusura giornaliera superiore a 6,514.
Ferrari, apertura dell’operazione Short a 213,9. Ultimo prezzo a 194,95. Fair value a 100 euro.
Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale superiore a 205,3, i prezzi potrebbero continuare a scendere in poche settimane verso l’area di 175 e poi 145 euro. Nel breve, un primo indizio rialzista con una chiusura giornaliera superiore a 205,3.
Moncler, apertura dell’operazione Short a 56,84. Ultimo prezzo a 55,52. Fair value a 39 euro.
Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale superiore a 59,32, i prezzi potrebbero continuare a scendere in poche settimane verso l’area di 51,24 euro e poi 46,48. Nel breve, un primo indizio rialzista con una chiusura giornaliera superiore a 59,32.