3 titoli azionari di banche americane potenzialmente da comprare a questi livelli

Banche

Quali sono 3  titoli azionari di banche americane potenzialmente da comprare a questi livelli?

Diverse importanti banche d’investimento hanno appena riportato gli utili del primo trimestre. Vediamo perché questi tre titoli azionari possono rivestire molto interesse per gli investitori value. E perché, quindi, possano essere  3 titoli azionari di banche americane potenzialmente da comprare a questi livelli.

Con poca sorpresa per i più, Goldman Sachs Group (NYSE:GS) ha registrato risultati del primo trimestre inferiori alle stime.

Ciò è avvenuto in quanto il gigante dell’investment banking ha aumentato le riserve per potenziali perdite sui prestiti. I ricavi netti del periodo sono stati ben al di sopra delle aspettative. Infatti  il trading, soprattutto nel settore del reddito fisso, ha beneficiato dell’estrema volatilità registrata nel primo trimestre.

Nonostante il difficile contesto a breve termine il buon stato patrimoniale e il riposizionamento strategico, riteniamo che le azioni GS siano piuttosto interessanti per il lungo termine.

Anche se non sappiamo per quanto tempo durerà il difficile contesto, potremmo vedere i guadagni rimbalzare più velocemente dei concorrenti a causa della minore esposizione ai tassi d’interesse.

Le sue tradizionali attività bancarie e di gestione degli investimenti dovrebbero servire bene agli azionisti nel lungo periodo. Questo perché attualmente quasi due terzi dei ricavi di GS provengono dalle attività di investment banking e di trading sui mercati globali. L’obiettivo finale dell’evoluzione di GS è quello di trasformarsi da titano del trading e del deal-making in una società finanziaria più completa, con attività più stabili dedicate al commercio ed al consumo. Secondo i nostri calcoli, il titolo è attualmente sottovalutato del 55%.

Un altro titolo azionario bancario potenzialmente da comprare a questi livelli

Veniamo ora a JPMorgan Chase. Le aspettative degli analisti non hanno pienamente scontato l’impatto del COVID-19, finora. Il che ha senso, dato che nessuno può sapere quale sarà l’impatto sul business nel prossimo e medio termine. L’utile per azione rettificato è risultato comunque inferiore alle stime pubblicate. Non è stata una grande sorpresa, dato che JPM ha accumulato riserve di credito (aggiungendo 6,8 miliardi di dollari), ha visto un allargamento degli spread di finanziamento sui derivati e ha ridotto il portafoglio di prestiti ponte.

Anche con l’incertezza e i forti venti contrari operativi a breve termine, continuiamo a credere che JPM non solo sopravviverà alla crisi attuale, ma prospererà, come è avvenuto durante la Grande Crisi Finanziaria. La banca mantiene un bilancio molto solido e un modello di business diversificato. Pensiamo inoltre che ci sia molta forza nella gestione del CEO Dimon, uno dei banchieri più di lungo corso ed apprezzati di Wall Street. Mentre i riacquisti di azioni sono stati sospesi fino alla fine del secondo trimestre, la società continua a pagare un dividendo trimestrale di 0,90 dollari, con un rendimento del 3,8%. Secondo i nostri calcoli, il titolo è attualmente sottovalutato del 51%.

Bank of America

Bank of America (NYSE:BAC)  ha pubblicato un EPS rettificato per il periodo che è stato inferiore del 31% alle aspettative. La debolezza è stata determinata dalla decisione della banca di aggiungere 5 miliardi di dollari alle riserve di credito. Considerata l’attuale crisi dovuta al COVID-19 e le incognite che ne derivano è stata una mossa intelligente. Mentre i riacquisti di azioni sono stati saggiamente sospesi, ci è piaciuto il fatto che i profitti siano stati più che sufficienti a coprire il dividendo trimestrale di 0,18 dollari.

Continuiamo ad essere positivi sul titolo. Anche se continueranno a esserci pressioni a breve termine, vediamo numerose opportunità a lungo termine su cui la banca può capitalizzare. Dalla sua ampia base di depositi e dal franchise di prestiti al consumo al suo notevole gruppo di consulenti finanziari e gestori patrimoniali appartenenti a Merrill Lynch, di cui è proprietaria dalla crisi del 2008.

Nel bel mezzo della crisi, pensiamo che ci sia una positività per il titolo, soprattutto nel ramo online e del mobile banking.  Se questa abitudine a usare il mobile banking continuasse a migliorare, potrebbe dare alla banca la possibilità di avere la flessibilità di tagliare altre filiali in tempi più normali. Ciò potrebbe equivalere a un enorme risparmio sui costi. Secondo i nostri calcoli, il titolo è attualmente sottovalutato del 69%.

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