Cerchiamo 3 titoli azionari che potrebbero salire del 50% nel 2020 ma non solo. La nostra scelta come al solito viene fatta per motivi fondamentali e grafici. La Borsa di riferimento è Piazza Affari.
Ma prima prendiamo spunto dalla email di un lettore per spiegare un concetto importante.
E’ strano come le dinamiche dei mercati a volte sembrino premiare aziende che non hanno solidità e fondamentali di bilancio a discapito di quelle che continuano a produrre utili con costanza e a premiare gli azionisti con interessanti cedole.
Nel breve tutto sembra in contraddizione ma nel lungo tutto si aggiusta. Cosa significa?
Se il lettore prende un grafico a 10 anni di qualsiasi azienda che ad oggi presenta un indebitamento elevato rispetto ai fatturati o dei parametri di sopravvalutazione di volta in volta rispetto ai precedenti 4 anni, si accorge che il dubbio di prima si dissipa subito.
Nel breve può accadere di tutto per un milione di ragione ma nel lungo conta sempre il valore! Nel lungo termine tendono a salire di più e di non poco le quotazioni di tutte quelle aziende.
Nonostante Piazza Affari sia scesa negli ultimi 20 anni, ci sono aziende che hanno macinato utili e sono salite anzi hanno decuplicato le loro quotazioni.
Come dire: il valore vince su tutto!
Siamo quindi alla ricerca di valore e abbiamo intenzione di comprare azioni che al momento sono sottovalutate con dividend yield interessante e siano all’inizio d un trend rialzista.
L’intenzione è quella di mantenere questi asset in portafoglio per lungo termine (almeno in ottica di 12 mesi al massimo 60/72 mesi).
3 titoli azionari che potrebbero salire del 50% nel 2020 ma non solo
Quali abbiamo scelto?
Eni, FCA e Tenaris (MIL:TEN).
Sono tutti e tre sottovalutati di almeno il 50% dai livelli attuali ma crediamo che in ottica superiore ai 3 anni possano fare molto ma molto di più!
Quando acquistare?
Eni in chiusura settimanale superiore a 13,44
FCA comprare a mercato con Stop a 10,92
Tenaris in chiusura settimanale superiore a 10,585.
Poi il resto lo farà il valore.
