3 ETF da evitare nella guerra dei dazi

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In uno scenario come quello attuale con la guerra commerciale  tra USA e Cina, quali sono i 3 ETF da evitare?

Gli investitori che temevano un inasprimento della situazione avevano visto lungo. Seppur molti ETF (exchange-traded fund) quest’anno hanno registrato interessanti performance, la tesi di un bull market dei mercati emergenti ha subito un duro colpo. Nel breve termine non è un buon momento per gli ETF cinesi, soprattutto in vista del G20 di fine giugno. Detto ciò non significa che tutti i traders che posseggono ETF debbano vendere, ma potrebbe essere d’aiuto, per i nuovi investitori, evitare alcuni dei seguenti fondi, almeno fino a quando la “guerra dei dazi” è in corso.

Analizziamo quali potrebbero essere i 3 ETF da evitare

Invesco Golden Dragon China ETF

Invesco Golden Dragon China (PGJ) potremmo definirlo come “non da acquistare ora”. Il fondo ha segnato un +30,50% da inizio anno, ma attualmente è in trend negativo. Si potrebbe presentare un problema, qualora scendesse sotto la media mobile a 50 giorni. PGJ investe in 64 titoli, di cui l’84% concentrati nel settore di beni voluttuari e dei servizi di comunicazione, cosa che potrebbe portare ad una elevata volatilità. Insomma tutto è perfettamente concatenato e soprattutto dipenderà dall’andamento dei negoziati, che potrebbero far rivedere le previsioni agli analisti.

First Trust China AlphaDEX Fund

Il Fondo First Trust China AlphaDEX (FCA) non è molto conosciuto. Ha più di otto anni e solo 11 milioni di dollari in gestione. Ma non è questo il motivo che porterebbe ad evitarlo, bensì, come prima detto, le tensioni commerciali. Analizzando la la performance tra i 20 ETF cinesi quotati in USA, il fondo ha fatto registrare in un solo giorno (Lunedi 6 Maggio) una perdita del 3% subito dopo le notizie di aumento dei dazi. In effetti, solo due ETF cinesi hanno fatto registrare perdite maggiori (5,22%) in un solo giorno rispetto al fondo FCA. Come analizzato precedentemente, mentre la debolezza di Invesco Golden Dragon era relativa ai settori come comunicazione e beni voluttuari, per il fondo FCA sono, i settori immobiliare e servizi pubblici, essendo in pancia per il 35%, a creare dei problemi.

Global X MSCI China Information Technology ETF

Se da una parte i settori retail, Internet e tecnologia in Cina attirano molti investitori per la loro possibilità di investimento, c’è da dire che tutto ciò ha un lato negativo: la grande vulnerabilità dei titoli cinesi nel commercio globale. E questo ovviamente si colloca male in un contesto di guerra dei dazi. Global X MSCI China Information Technology (CHIK) detiene 42 titoli, tra cui produttori di componenti elettronici, fornitori di hardware e software e produttori di semiconduttori. Tutti i titoli però, chi più chi meno, hanno grosse vulnerabilità nel commercio globale attuale e questo, come già messo in evidenza, con una guerra commerciale in atto, vuol dire grosso rischio.

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