21.600 motivi per scegliere questa professione che regala molte soddisfazioni anche senza aver conseguito una Laurea

chef

Negli ultimi giorni è balzato agli onori delle cronache non per i suoi piatti prelibati o i sui programmi TV. Ha affermato che i giovani sono dei bamboccioni in cerca solo dei social e dei weekend con gli amici.

Alessandro Borghese in un’intervista ha dichiarato la sua difficoltà nel reperire personale da inserire nel suo staff. Pare che la causa sia una mancanza di propensione al sacrificio.

La professione da chef richiede sicuramente abnegazione ma se fatta con passione consente di crescere e ottenere anche ottimi guadagni.

21.600 motivi per scegliere questa professione che regala molte soddisfazioni anche senza aver conseguito una Laurea

Grazie anche ai numerosi programmi televisivi diventare chef è una strada sempre più ambita. Ma la convinzione e la professionalità devono essere il filo rosso che delinea la strada verso il successo.

È un lavoro che si può intraprendere anche senza aver conseguito una Laurea ma che richiede comunque una preparazione.

La gavetta è dura e occorre riuscire a scalare la gerarchia delle brigate di cucina.

Si può decidere di iniziare questa carriera all’estero, così da imparare le prime nozioni e contemporaneamente apprendere una lingua straniera. Alla base della scala gerarchica troviamo il plongeur ed il commis di sala, ossia rispettivamente lavapiatti e colui che prepara la sala e le attrezzature. Importante non sottovalutare questi ruoli: consentono di comprendere le dinamiche all’interno delle cucine. Si sale poi verso il capopartita, che si occupa di uno specifico settore, ed il capocuoco che coordina la brigata. Si arriva al vertice con il sous-chef e l’executive chef, quest’ultimo è il grado più elevato.

Quale percorso formativo scegliere

È importante aver conseguito il diploma presso un Istituto Alberghiero della durata di 3 anni. Questo primo step consente di diventare operatore di cucina o di ricevimento. Successivamente si può scegliere di frequentare un ulteriore biennio per diventare un tecnico dei servizi di ristorazione. Si può tuttavia diventare chef anche senza frequentare l’Alberghiero. Ci sono numerose proposte di corsi professionalizzanti come ad esempio quelli offerti dall’Università dei Sapori di Perugia o molte altre Accademie presenti nelle principali città italiane.

Alle abilità tecniche bisognerà unire la curiosità per le nuove tendenze, la conoscenza delle materie prime, l’ambizione e la resistenza allo stress.

Come detto all’inizio ci sono 21.600 motivi per scegliere questa professione. Lo stipendio medio di uno chef è infatti di circa 1.800 euro mensili netti, dunque circa 21.600 annui. 

Naturalmente quando si è alle prime armi ci si dovrà accontentare di uno stipendio di poco meno di 1.000 euro. Ma se si hanno le carte in regola e si è disposti al sacrificio per scalare la gerarchia in cucina, si può aspirare ad un massimo di 7.000 euro mensili. Come disse Nelson Mandela “Un vincitore è un sognatore che non si è arreso”.

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