2 ingredienti che fanno la differenza per non mangiare la solita pasta

pasta al pesto

L’Italia ne viene considerata la patria. Ma in realtà la nascita della pasta ha origini più antiche. Questo impasto di farina e acqua era preparato già dalle donne dell’Antica Roma e della Magna Grecia. Il termine usato per chiamarla era làganon ossia “cibo beato”. Anche nel continente asiatico (in particolare in Cina) esisteva una preparazione molto simile.

La pastasciutta è un piatto oggi riconosciuto universalmente. Non c’è angolo di mondo che non la porti in tavola. La pasta si produce non solo in grande varietà di formati, di cui alcuni tipici di alcune regioni italiane, ma anche con ingredienti diversi. Attualmente possiamo trovare nei supermercati pasta di grano saraceno, farina di legumi, farina di riso o altri cereali.

Ma ciò che rende ancor più speciale questo piatto è sicuramente il condimento. Il sugo spesso determina la bontà della pasta e ne esalta il gusto. Tuttavia, anche un sugo semplice ha bisogno dei suoi ingredienti segreti. Ecco 2 ingredienti che fanno la differenza per non mangiare la solita pasta e come usarli per renderla unica.

Il pangrattato

Non c’è connubio migliore che pasta e pane. Forse un italiano trasalirebbe al pensiero di mangiare la pasta col pane. Ma chi non ha mai fatto la scarpetta, ossia raccolto il sugo in eccesso con un pezzo di pane?

In questo caso l’ingrediente segreto è il pangrattato. Più precisamente la mollica di pane. Questa dà infatti un tocco in più al sugo di pomodoro, al pesto, alla pasta condita solo con l’olio. Il pangrattato tostato con del parmigiano, uno spicchio di aglio e un pizzico di sale dona infatti consistenza e sapidità.

Bastano davvero pochi minuti in un pentolino. Più è grattato grossolanamente il pangrattato, migliore sarà la riuscita. Poi si possono aggiungere altri ingredienti, come il prezzemolo, oppure un trito di semi.

2 ingredienti che fanno la differenza per non mangiare la solita pasta

Il secondo ingrediente che può rendere una pastasciutta un piatto genuino e prelibato, è l’acciuga. Due cucchiai di olio e un filetto di acciuga che si scioglie lentamente. Uno spaghetto grosso immerso nell’olio e la pasta è pronta.

L’acciuga grazie alla sapidità e al suo sapore forte è capace di stupire chiunque. Non per niente è uno degli ingredienti della cucina povera più usato tradizionalmente. E se si vuole una versione vegetariana basta sostituire l’acciuga con dei capperi. Sciacquati e tritati finemente daranno lo stesso profumo di mare.

 

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