2.800 posti di lavoro al Sud nella bozza sulla Legge di Bilancio

Sud

In una terra, il Sud, martoriata dall’alto tasso di disoccupazione, anche la più minima notizia di assunzioni in vista fa spalancare gli occhi. In questo caso, poi, si parla addirittura di grandi numeri.

Per la precisione sono in vista 2.800 posti di lavoro al Sud nella bozza sulla Legge di Bilancio, circolata ieri. Vediamo di cosa si tratta, in particolare, precisando che il termine Sud ricomprende le Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il “pacchetto Sud” della Legge di Bilancio prossima a venire

È in fase di definizione la futura Legge di Bilancio, i cui articoli della bozza sono anzitutto scesi a un totale di 228, dai precedenti 248. Nella futura Finanziaria, si trattano tanti argomenti, tra cui, in particolare, quello relativo al c.d. “pacchetto Sud” che in questa sede analizziamo.

Secondo l’ultima versione della Legge, anzitutto viene prorogato al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta per gli investimenti effettuati al Sud. Mentre nella prima versione, il termine ultimo era stato individuato al 31 dicembre 2021.

Il credito d’imposta legato alle spese in ricerca e sviluppo

La stessa proroga è toccata anche per il credito d’imposta legato alle spese in ricerca e sviluppo nell’area del Mezzogiorno. In questo caso, il vantaggio fiscale viene esteso a tutto il biennio 2021-22 e sarà così modulato:

a) nella misura del 25% per le big corporate che abbiano: 1) almeno 250 dipendenti; 2) fatturato superiore ai cinquanta milioni di euro. Oppure 3) il totale del bilancio pari a quarantatré milioni di euro;

b) nell’ordine del 35% per le PMI, con almeno cinquanta dipendenti e che fatturino non meno di dieci milioni annui;

c) del 45% per le imprese ancora più piccole. Vale a dire quelle che hanno meno di cinquanta  addetti e fatturano all’anno meno di dieci milioni di euro.

Le 2.800 assunzioni al Sud

Tuttavia, sicuramente, la notizia che attirerà l’attenzione di migliaia di giovani, sarà quella relativa al capitolo assunzioni. Nello specifico, dalla bozza della Legge di Bilancio si prevede fino a un massimo di 2.800 posti di lavoro a tempo determinato. Queste assunzioni le potranno attivare alcune specifiche Amministrazioni. E precisamente quelle che risultano affidatarie dei compiti di coordinamento, di gestione e di utilizzo dei fondi di coesione comunitari, vale a dire:

a) le Pubbliche Amministrazioni, su cui ricade il ruolo di coordinamento nazionale in materia di politiche di coesione;

b) le Autorità di Gestione;

c) gli organismi intermedi, oppure i soggetti beneficiari delle otto Regioni del Mezzogiorno.

I relativi oneri saranno a carico degli stessi fondi strutturali europei. Per tale voce, la spesa massima autorizzata è di 126 milioni di euro annui, per il triennio 2021-2023.

Le nuove leve saranno assunte mediante regolare concorso pubblico e si tratterà, a ogni modo, di personale non dirigenziale. I prossimi futuri bandi stabiliranno tutti requisiti dei candidati, che dovranno risultare in possesso delle professionalità legate alle mansioni.

Non resta, dunque, che attendere l’approvazione definitiva della Legge, affinché venga data esecuzione a tale previsione. Infine, sarà dal bando ad esso collegato che scopriremo tutti i termini della partecipazione al concorso.

Ecco, dunque, illustrati i 2.800 posti di lavoro al Sud nella bozza sulla Legge di Bilancio e che nel 2021 saranno verosimilmente già realtà operativa.

Infine, in quest’articolo presentiamo un altro lavoro dove, sin dall’assunzione, si guadagna dai 1.500 ai 2.000 euro al mese.

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