10 trucchi per affrontare al meglio un controllo fiscale improvviso

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 In questo articolo analizzeremo una serie di stratagemmi che professionisti disinibiti usano per evitare le conseguenze di un controllo improvviso.

Illustreremo solo a fini descrittivi alcune pratiche utilizzate talvolta contrarie alla legge.  Il motivo è per  dare modo al lettore di valutare l’illegalità di tali comportamenti, anche per avere una chiara idea di come agire, mantenendosi nell’ambito di condotte pienamente legittime.

10 trucchi per affrontare al meglio un controllo fiscale improvviso

a)La prima regola è non lasciare tracce sui PC di attività in «dark grey»,. In questo modo se prendessero tutto il PC, o il Server o gli Hard Disk non ci sarà nulla da temere.

b)Lo stesso discorso vale per i software crackati: bisogna accertarsi di avere tutte le licenze di utilizzo sui pc professionali.

c)Risulta molto importante la gestione delle e-mail. Bisogna evitare di avere le proprie e-mail in locale (su un server o sul proprio PC). Molto meglio usare un servizio webmail, in modo da non lasciare mai sul PC le email professionali. In questo modo ci si tutela dal rischio che le “corrispondenze” finiscano nelle mani di malintenzionati, se dovessero rubarti il computer.

d)Bisogna avere la buona pratica di svuotare sempre il cestino e la cronologia.

e) Mettere un PC fisso «inutile», sulla scrivania di tutti i dipendenti che gestiscono dati “delicati” usando computer portatili. In “casi estremi” si può riporre nella borsa il notebook dichiarando che il portatile è il computer personale. Naturalmente bisogna far finta di lavorare con il vecchio PC posto sulla scrivania.

Ecco gli altri 5 stratagemmi

f)Usare Dropbox o Gdrive in modo strategico: caricando le cose che devono/possono vedere tutti.

g)Se bisogna “inibire” dati o file estremamente grandi, bisogna dotarsi di un secondo server o NAS. Il primo, quello ufficiale contiene tutte le info legittime, il secondo tutte le info “riservate”. Sul primo, tutti i software sono a posto con le licenze d’uso mentre il secondo, potrà avere software con le licenze crackate. Naturalmente il secondo server dovrà essere occultato da qualche parte (nel controsoffitto, in uno sgabuzzino segregato, nella cantina del vicino, in un doppio fondo),

h)Avere da qualche parte nascosta un «interruttore d’emergenza» (ad esempio al bagno) che quando schiacciato toglie alimentazione al secondo Server. Un buono informatico e un elettricista non avranno difficoltà a installare un sistema del genere.

i)Approntare una procedura che non permetta l’automatica riattivazione, nel caso si torni a premere il famoso pulsante di emergenza. La procedura di riaccensione del sistema sarà complessa e conosciuta solo da un informatico di fiducia.

l)Non tenere in sede contratti, progetti ed incartamenti vari legati a rapporti commerciali che vengono gestiti con modalità non ufficiali.

Ribadiamo che l’intento di questo articolo è solo descrittivo di alcuni comportamenti di professionisti disinibiti. Sconsigliamo di adottare i 10 trucchi per affrontare al meglio un controllo fiscale improvviso  in quanto alcuni comportamenti sono contrari alle attuali normative.

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