1 o 2 assegni mensili in meno a chi percepisce il reddito di cittadinanza e riceve sanzioni dall’INPS

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Si parla di 1 o 2 assegni mensili in meno a chi percepisce il reddito di cittadinanza e riceve sanzioni dall’INPS. Gli Esperti di Proiezionidiborsa mettono in guardia i contribuenti che attendono la ricarica del reddito di cittadinanza. Importanti novità giungono dal recentissimo messaggio n. 2415 del 23 settembre scorso che contiene aggiornamenti non confortanti. Gli ultimi chiarimenti avvertono che arriveranno 1 o 2 assegni mensili in meno a chi percepisce il reddito di cittadinanza e riceve sanzioni dall’INPS. Non ci sarà più clemenza per chi ottiene aiuti e benefici finanziari senza attenersi ai doveri e agli obblighi che il sussidio governativo impone. Nell’articolo “5 ragioni per cui si rischia di perdere il reddito di cittadinanza” la Redazione vi suggerisce prudenza e strategie. E ciò per evitare la decadenza del diritto alla ricarica mensile.

Tirando le somme sulla misura assistenziale con cui si sostengono i contribuenti economicamente più a rischio di miseria si deve ammettere il fallimento di alcuni obiettivi. Il reddito di cittadinanza coincide con una misura statale che mira al reinserimento sociale e professionale del soggetto che necessita di aiuti finanziari. Nell’attesa di una collocazione lavorativa con retribuzione il percettore dell’ammortizzatore fruisce di un assegno mensile che corrisponde ad un’integrazione al reddito. A fronte del godimento del sussidio occorre tuttavia accettare le proposte lavorative che giungono dal Centro per l’impiego. E non sono pochi i beneficiari della ricarica che non frequentano corsi di formazione e rifiutano anche offerte di lavoro congrue.

1 o 2 assegni in meno a chi percepisce il reddito di cittadinanza e riceve sanzioni dall’INPS

Le misure sanzionatorie prevedono la sospensione dei pagamenti per 1 o 2 mesi e, nei casi di recidiva, la decadenza del beneficio. Analizziamo le ragioni che determinano la perdita delle mensilità e quali violazioni sarebbe preferibile evitare. Ricordiamo che una prima, fondamentale violazione degli accordi alla base dell’indennizzo consiste nel venir meno ad alcuni obblighi. A partire dal mese di settembre 2020 l’INPS sospenderà l’erogazione dell’assegno ai beneficiari che non si presentano alle convocazioni.

Allo stesso modo vale la sospensione della ricarica per chi non ha accettato le proposte di collocamento professionale. Secondo quanto prescrive la normativa non riceverà il pagamento di una mensilità il contribuente che trascura la convocazione del Centro per l’impiego. L’assenza senza valida motivazione fa scattare la perdita di una mensilità mentre il secondo rifiuto della convocazione determina il taglio di 2 assegni. La Redazione di Proiezionidiborsa avverte i percettori del reddito di cittadinanza che la terza assenza ad una convocazione implica la perdita definitiva del sussidio.

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