Un chiarimento tecnico di Gian Piero Turletti

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UN CHIARIMENTO TECNICO

A cura di Gian Piero Turletti

Autore di

Magic box

PLT

Preliminarmente, un doveroso richiamo al momento particolarmente drammatico che stiamo vivendo.

Stavo per accingermi a scrivere questo intervento, quando mi sono giunte le notizie del nuovo attentato terroristico, questa volta sulla promenade di Nizza.

Che dire?

Probabilmente un segno dei tempi bui che stiamo vivendo, dove alla guerra tradizionale si è sostituito un nuovo tipo di guerra, fatta di attentati e di terrore.

Quello che non è cambiato è il fanatismo, ieri quello nazista, che ha dato luogo ad una guerra mondiale sfocata nell’olocausto nucleare, oggi quello religioso.

Sono sopratutto cambiate le vittime, nel senso che sempre di più si tratta di vittime innocenti, e non di soldati che combattono contro altri soldati.

Dopo queste, credo, doverose riflessioni, ed in ricordo dei caduti, rispondo al quesito che mi è stato posto.

E’ vero che le banche centrali, stampando denaro, praticamente guadagnano denaro dal nulla? E come vengono gestite le operazioni di questo tipo, a livello di bilancio di una banca centrale?

I due quesiti sono strettamente connessi, in quanto, come dimostrerò, la banca centrale, una qualsiasi banca centrale, non guadagna il cosiddetto denaro creato dal nulla.

Vediamo, quindi, cosa succede realmente nel bilancio di una banca centrale.

Anche questo bilancio si compone di due parti, conto economico e stato patrimoniale.

Ovviamente, interessando degli assets patrimoniali, le manovre di politica monetaria vengono iscritte nello stato patrimoniale, che si compone di attivo e passivo.

Quando una banca centrale attua una manovra di politica monetaria espansiva, stampa denaro con cui acquista titoli del debito pubblico.

I titoli di stato vengono iscritti nell’attivo dello stato patrimoniale, una somma equivalente di moneta viene iscritta nel passivo.

Pertanto, non risulta fondata la tesi del signoraggio, perché la presunta ricchezza creata dal nulla sussisterebbe se e solo se a fronte di un asset che nasce dal nulla, non vi fosse un corrispondente elemento del passivo.

Una banca centrale, quindi, guadagna solo l’interesse sui titoli, guadagno giustificato come corrispettivo per l’attività prestata.

Sembrerebbe, in base alla tesi del signoraggio, che una banca centrale abbia il potere di creare denaro dal nulla, e così sarebbe se la banca centrale potesse accreditarsi titoli di stato in cambio di nulla, invece ha anche una corrispondente voce di passivo, verso lo stato, come una qualsiasi banca ce l’ha con un cliente che aprisse un conto corrente presso la stessa.

Detto questo, vediamo anche cosa succederebbe nel caso da me ipotizzato già in altri articoli, che una banca centrale mettesse a disposizione la nuova moneta, senza correlata emissione di titoli del debito pubblico.

Sul lato del passivo le cose non cambierebbero, sempre ci sarebbe una voce di passivo verso lo stato, quel che cambia è sul lato dell’attivo.

Invece di porre nel proprio attivo i titoli di stato acquistati, verrebbe indicata la nuova massa monetaria creata, secondo, quindi, nuove regole del gioco che prescinderebbero, per la creazione di nuova massa monetaria, dalla emissione di nuovo debito pubblico.

 

 

 

 

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