Trump: nuova età dell’oro o caos totale?

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a cura della dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro

 

Gli indici americani continuano la loro corsa rialzista, infatti ieri pomeriggio c’è stato un nuovo record per il Nasdaq. Nonostante ciò Wall Street chiude la sua seduta poco mossa in attesa della conferenza stampa di Trump.

I mercati asiatici concludono la loro sessione al rialzo grazie all’impennata degli ultimi giorni che hanno vissuto le materie prime come oro e argento.

La coppia EUR/USD viene scambiata a 1,0530 e probabilmente ci saranno nuovi record all’orizzonte per il super dollaro. I mercati, infatti, rimangono poco mossi in attesa delle ore 17:00.

Cosa dirà Trump? Aggiungerà tematiche nuove? Difenderà la Russia dopo l’espulsione degli agenti russi?

Il neo presidente, che giorno 20 diverrà a tutti gli effetti Presidente degli Stati Uniti d’America, oggi sarà oggetto di forti speculazioni sui mercati, non solo per quanto riguarda gli indici americani, ma anche per i listini mondiali, valute e materie prime, quale tra tutte l’oro.

Molte aziende automobilistiche, peraltro, minate già dall’implementazione di futuri dazi doganali, hanno deciso di investire e spostare le loro fabbriche negli USA.

La Fiat, infatti, ha già comunicato nuovi costruzioni in Michigan accogliendo i ringraziamenti pubblici di Trump, un presidente che all’impatto era visto come una pecora nera ed oggi è riuscito, a pochi giorni dal suo insediamento, a far diventare realtà quanto preannunciato in campagna elettorale. Nuove fabbriche implicano più posti di lavoro, più consumi e, quindi, maggiore crescita.

Come si comporterà a lungo termine è ancora una grande incognita. L’imprevedibilità appartiene a Donald, che non esiterà ad imporsi se qualcosa dovesse ledere l’economia americana. I conflitti di interesse con la Cina sono un esempio eclatante.

Non resta che attendere con la massima cautela l’evento giornaliero più atteso dagli investitori.

 

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