Tenerife & Italia: due velocita’ ormai differenti

ProiezionidiBorsa

 

 

Buon lunedi’ a tutti scrivo questo post spinto da un grafico trovato sul muro Fb di un amico, molto attento ai mercati ed alla macroeconomia, il grafico del mercato immobiliare italiano fonte Tecnocasa, dal 2008 al 2016:

“i prezzi delle case in Italia dal 2008 al 2016. Nelle grandi città il valore degli immobili è diminuito del 38,7%, nell’hinterland delle stesse del 40,4% e nei capoluoghi di provincia del 41,1%.”

Un grafico e delle percentuali che mi hanno veramente scioccato, per 18 anni infatti mi sono sentito rispondere da tantissime persone quando offrivo servizi finanziari, che l’immobile era il bene rifugio per eccellenza e che la rendita assicurata dall’affitto era certa e cresceva nel tempo.

Guardando il grafico ho immaginato la distruzione di ricchezza avvenuta nelle famiglie italiane in questi anni, cosa che in America, in Inghilterra e nella stessa Spagna non e’ avvenuta in questi ultimi 8 anni.

I mercati immobiliari di questi tre Paesi sopra citati infatti hanno ben sfruttato i tassi a zero (Euribor addirittura negativo ad inizio 2017) ed una ottima richiesta da parte di investitori istituzionali e privati stranieri di immobili sui picchi minimi del 2007. Chi ha comprato in Florida nel 2009 con prezzi e dollaro basso hanno fatto uno degli affari della vita, come chi ha comprato nelle zone turistiche spagnole, nello stesso periodo ha sfruttato i tassi bassi, le pulizie di portafoglio immobiliare delle banche spagnole ed il boom turistico che ha visto il record con 75 milioni di turisti sotto il sole spagnolo.

Prezzi a rialzo, numero di transazioni immobiliari a rialzo e capitali che vengono da tanti Paesi, Inghilterra e Germania in testa, i tedeschi hanno comprato moltissimo nelle Baleari e nel Nord di Tenerife, a Puerto della Cruz ho visto supermercati con offerte prima in tedesco poi in spagnolo.

Per questo con lo staff di Alternativa Tenerife, oltre a cavalcare questo effervescente mercato vacazionale, dall’individuazione dell’immobile, all’assesoramento nell’acquisto e nella ristrutturazione degli immobili individuati per poi far incontrare la domanda dei turisti delle 140 nazionalita’ che visitano Tenerife grazie alle piattaforme come BNB, sta pensando ad un ebook dedicato, anche con una sezione dedicata al mercato delle startups che si sta ottimamente sviluppando specie nel Nord dell’isola (supporti burocratici, finanziari e commerciali da Parte del Cabildo che investe molto in questo settore oltre nel Carnaval e nel turismo).

Le cose che sto notando interagendo con molti potenziali investitori italiani che “vorrebbero” entrare nel Boom turistico locale sono:

  • La ricerca dell’affare, venendo da un Paese con un grafico del genere, pensano che tutto il mondo viva una situazione difficile
  • La non comprensione della velocita’ delle transazioni nel mercato locale, dove immobili che costano come un posto auto a Roma, ormai durano lo spazio di alcune ore in vendita…
  • La giusta esigenza di controllare, di fare offerte a ribasso, mentre il mercato attuale ed il trend in atto spinge a COMPRARE A MERCATO
  • Ultima analisi l’ho poi fatta con Roberto Volpi, giovane imprenditore nel settore dell’ottica, fondatore di Capri Gold, marchio di occhialeria italiana di qualita’ che sta sbarcando in loco. L’altro giorno a pranzo Roberto mi ha fatto questa breve analisi: “In Australia, essendo andato a fare un’esperienza all’estero, ho capito l’importanza della nostra tradizione in molti settori, specie nella moda e nel lusso, tornato in Patria ho lanciato il mio marchio, tutto MADE IN ITALY, mi sono dovuto pero’ mettere i para orecchi per i discorsi disfattisti che sentivo intorno a me, per il mio progetto e per la mia voglia di investire e cercare anche mercati esteri”. Questo atteggiamento, questa sfiducia italica, rallenta molti processi decisionali e non fa sfruttare a pieno i trend come quello in atto a Tenerife…

Alla prossima

Dott. Riccardo Barbuti

 

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