Tenaris: piove sul bagnato. L’investor day non rassicura e il titolo continua a indebolirsi

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Fonte Milano Finanza

L’Investor Day a Londra di Tenaris  non ha convinto gli analisti di Equita e Banca Akros. I primi stamani hanno tagliato il target price da 13,5 a 13,1 euro, ribadendo il rating hold, e i secondi da 15,50 a 14,50 euro, confermando il rating neutral. Diversi gli spunti emersi dalla presentazione. Per quanto riguarda l’outlook del secondo semestre 2017 e il 2018, Tenaris  ha confermato l’indicazione di volumi nell’ultimo trimestre di questo esercizio in aumento di oltre il +20% rispetto al secondo trimestre 2017 con un ebitda margin del 20%.

Tuttavia, la società ha sottolineato che il recente aumento delle materie prime resta un elemento di incertezza e che il terzo trimestre sarà influenzato dagli impatti dell’uragano Harvey, che ha ridotto del 10% il consumo di tubi in un mese, senza comunque creare danni rilevanti. Infatti, Tenaris  si aspetta che la domanda globale di tubi Octg continui a crescere il prossimo anno. In particolare, Tenaris  ha previsto che la domanda offshore Octg (ha più alti margini) sia pari a 0,9 milioni di tonnellate quest’anno dagli 1,7 milioni del 2014. Gli analisti di Equita stimano volumi per Tenaris  nel 2018 in aumento del +13%, un dato da confrontare con il +30% atteso quest’anno, ma a tassi più lenti rispetto al 2017.

Lo scenario base di Tenaris  vede anche un prezzo del petrolio e rig-count in Usa stabili attorno i livelli attuali (gli analisti di Equita stimano un miglioramento). Quanto all’import di tubi in Usa è in crescita e più forte delle attese, nonostante i dazi applicati ai coreani ad aprile di quest’anno. Tenaris  ritiene che questa situazione sia insostenibile anche alla luce dei recenti incrementi delle materie prime. La nuova revisione del caso sugli import coreani è prevista per maggio 2018.

Al contempo in Argentina il trend positivo sta continuando e un’ulteriore crescita è attesa nel 2018. Infine, il capitolo M&A. Il management di Tenaris  ha confermato un approccio disciplinato. Non vuole effettuare acquisizioni senza basi solide. Sta comunque guardandosi intorno, ma non ha nessun dossier specifico.

Fatte queste premesse, oggi gli analisti di Equita hanno tagliato le stime di ebitda 2017-2019 del gruppo in media del 4% e l’utile per azione 2017-2019 in media del 7%, per incorporare il recente aumento delle materie prime e gli effetti dell’uragano Harvey. Per il 2017 e il 2018 ora stimano un ebitda adjusted, rispettivamente, a 923 milioni di dollari (dalla previsione precedente di 956 milioni di dollari, consenso a 950 milioni di dollari) e a 1,29 miliardi di dollari (da precedente 1,35 miliardi, consenso a 1,39 miliardi di dollari).

Anche gli analisti di Banca Akros hanno abbassato leggermente le loro stime per tener conto dell’impatto degli uragani e di minori margini nel terzo trimestre. Per il 2017 e il 2018 ora stimano un ebitda, rispettivamente, a 889 milioni di dollari (603 milioni di dollari nel 2016) e a 1,317 miliardi di dollari con un ebitda margin pari, rispettivamente, al 17,4% e al 20,8%.


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Analisi Proiezionidiborsa

La tendenza in corso rialzista dopo aver raggiunto il I° obiettivo naturale in area 12.12€ ha iniziato a oscillare intono a questo valore senza riuscire a forzare in una direzione o nell’altra.

Al rialzo gli obiettivi sono quelli indicati in figura.

Al ribasso sono possibili ritracciamenti fino in area 11.7€. L’eventuale rottura di questo valore potrebbe favorire un’inversione di tendenza

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