A cura di Gian Piero Turletti
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PER LEGGERE LE PRIME DUE PARTI DELL’ARTICOLO
Il certificato prevenzione incendi attesta l’osservanza, in alcune tipologie di immobili, tipicamente quelli dedicati all’esercizio di un’attività imprenditoriale, ma anche altri, come le autorimesse, di determinate prescrizioni anticendio.
Ma, ancora una volta, i controlli, che vengono svolti da apposito professionista iscritto all’albo, sono più formali, che reali.
Ed anche quando effettivamente svolti, servono a poco.
Ad esempio, nei garage è vietato il parcheggio di veicoli alimentati a gpl.
Ma se anche un controllo accerta che non vi sono veicoli a gpl, cosa impedisce che vi siano parcheggiati dal giorno dopo?
Consideriamo, infatti, che il successivo controllo è ad anni di distanza.
Un altro caso, quindi, in cui pare che le motivazioni siano più economiche, che legate ad altri motivi.
Ancora una volta, infatti, si mettono in moto flussi di denaro significativi.
Occorre infatti pagare la parcella ai professionisti, all’ente dei vigili del fuoco che gestisce burocraticamente la pratica, ed i professionisti, a loro volta, devono seguire vari corsi e pagare quanto dovuto per mantenere l’iscrizione in determinati albi.