Dopo una mattinata di dati europei (PMI in testa) sotto le attese per la prima volta anche entrambi i dati settimanali sulla disoccupazione USA risultano inferiori alle aspettative.
Non è certo un campanello d’allarme per ora, anzi farà piacere a chi teme una manovra sui tassi troppo veloce ed aggressiva da parte della FED. Certo è inutile sottolineare l’importanza del fatto che almeno la locomotiva USA mantenga un trend di sia pur moderata crescita.
I dati delle prossime settimane pertanto assumeranno una valenza fondamentale per capire se anche quest’anno varrà assolutamente il vecchio detto “sell in may…” o se viceversa quest’anno sarà il mese per rientrare sui mercati ….
Gianluca Braguzzi è un Gestore di fondi comuni di investimento
