Quali investimenti ed opportunità a Tenerife?

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In questo articolo trattero’ brevemente ma incisivamente le tre figure che si stanno/potrebbero avvicinando/avvicinarsi e si interessano/potrebbero interessarsi  alle potenzialità di Tenerife: dipendenti, imprenditori, investitori.

Le considerazioni sono molto personali e rappresentano la mia personale visione del boom turistico in atto in questi tre anni a Tenerife. Io ebbi la fortuna di salire sul trend a fine 2013, avendo intuito le grandi potenzialita’ dell’isola, apprezzandone il suo ambiente molto internazionale de il suo clima spettacolare come le basse tasse tra le piu’ basse dell’Europa.

Rammento che il 2016 si e’ chiuso alla grande per l’isola, alberghi e abitazioni turistiche stracolme, un anno a doppia cifra come ho indicato precedentemente. L’economia delle Canarie consolida la sua ripresa, dopo aver registrato per tre anni consecutivi una generazione di crescita e di occupazione, principalmente grazie al buon comportamento del settore del turistico, “che batte il suo record storico con l’ingresso maggiore di stranieri turisti degli ultimi sedici anni”.

Oggi inizio a parlare della crescita dei posti di lavoro nelle Canarie ma anche in tutta Spagna, a questo link troverete uno studio dettagliato della Camera di Commercio di Tenerife, un piccolo estratto i un piu’ ampio studio in spagnolo tutto da leggere:

“El desempleo en Canarias descendió en diciembre un 2,4%, una décima más que la media nacional. El año 2016 ha dejado en la Comunidad Autónoma de Canarias 18.296 parados (disoccupati) menos, lo que supone un descenso anual del 7,4%, 2,1 puntos inferior a la caída nacional (-9,5%).

Quindi nelle Canarie come in tutta in Spagna si e’ creato lavoro, 390.000 posti di lavoro creati in tutta la Spagna nel 2016, come da link allegato direttamente dal El Pais, il Premier Rajoy ieri parlava di un messaggio di speranza per la Spagna!

Brevi personali considerazioni sul lavoro dipendente a Tenerife: venire preparati sull’isola a livello professionale, linguistico (parlando bene almeno spagnolo e inglese), avere almeno 6 mesi di cuscinetto economico per una buona fase di inserimento.

Venire con molta pazienza dovuta alla flessibilita’ richiesta sull’isola e abituarsi a turni di lavoro stancanti specie chi vuole lavorare nell’Hosteleria o a contatto con i turisti. Altra cosa diventata una criticita’, ma allo stesso tempo un’opportunita’ per la figura dell’investitore, trovare una casa, infatti il rincaro dei contratti di affitto possono essere un ostacolo all’inserimento sull’isola.

Arriviamo agli imprenditori, ne sono sbarcati a valanghe dall’Italia in questi tre anni, moltissimi sono tornati a casa

Tenerife come tutto il mercato spagnolo richiedono una spiccata “vocazione internazionale, 73 miliardi spesi dai turisti in Spagna nel 2016, principali mercati? Inglese, tedesco, francese, un 8,4% in piu’ rispetto ai gia’ elevati record del 2015, NON MALE VERAMENTE !

Quindi oltre alle basse tasse l’imprenditore che si trasferisce a Tenerife deve avere la stessa flessibilita’ del dipendente che si trasferisce, avere una dotazione finanziaria maggiore (investimenti necessari per attivare un’attivita’) e magari avere proposte prodotti piu’ internazionali di un ottima pizza o un repertorio piu’ ampio diegli stornelli romani per cantare nei locali o hotel dell’isola.

L’ultima puntata di questa rubrica parlava delle opportunita’ di trasferire attivita’ di  marketing digitale e vendita on line, l’Arcipelago si trova infatti in una posizione strategica in mezzo tra Europa, Africa e le due Americhe. Programmare bene, venire con qualcosa di nuovo, ma non troppo nuovo per l’ancora tradizionale specie per il mercato locale ed aver l’appoggio dell’intera famiglia, ho visto fallire diversi progetti per l’opposizione successiva creata dalle mogli o dai figli. Le opportunita’ ci sono ma non sono per tutti, l’isola sceglie sempre alla fine…

Arrivo rapidamente al terzo punto, la figura del finanziatore/investitore, ieri via mail discutevo proprio di questo con una persona per incrementare l’arrivo di questa figura in loco, per attrarre investitori istituzionali anche dal Regno Unito.

Mi sono spinto verso Tenerife nel 2103, comprendendo che il settore turistico e l’opportunita’ immobiliare potevano assicurare agli investitori ritorni interessanti. Tre cose che valutai da subito potevano assicurare un obiettivo cosi’ ambizioso, la sicurezza (scritto un post su questa rubrica prima dell’attentato di Instanbul) il clima ottimo per tutto l’anno e le basse tasse.

Il prossimo 14 di gennaio 2017 primo Road show dell’anno di Alternativa Tenerife a Roma, nella quale illustriamo e pubblicizziamo le potenzialità dell’isola.

Dott. Riccardo Barbuti

 

 

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